Adriano Rescigno
Per uno scranno al Senato della Repubblica concorre anche il primo cittadino di Oliveto Citra, Carmine Pignata, prima punta della lista “Insieme” che raccoglie le esperienze del partito socialista, verdi e area civica. Pignata è candidato capolista nel collegio proporzionale che abbraccia Salerno, Portici e Torre del Greco. Mino Pignata è stato eletto primo cittadino nel 2014 e qualora arrivasse in Parlamento dovrà cedere la fascia tricolore al suo vice Raffaele Palmieri che guiderà il Comune fino alla scadenza del mandato per poi rimettere tutto nelle mani dei cittadini.
Quanto della sua esperienza da sindaco c’è in questa candidatura?
«Tanta. E’ dal 1985 che ricopro incarichi nella pubblica amministrazione da consigliere comunale alla carica di primo cittadino. Noi sindaci abbiamo sul collo il fiato dei cittadini con i loro problemi da risolvere nel minor tempo possibile. Abbiamo il dovere di coniugare azioni e programmi. Le difficoltà aumentano poi aumentano soprattutto nei piccoli centri dove far quadrare i bilanci è realmente difficili ed inoltre i primi cittadini d’Italia sono sempre più abbandonati»
Quindi, qualora lei risulti vincente nella tornata elettorale sarebbe official sponsor di una politica vicina ai suoi colleghi.
«Assolutamente si. Promotore di politiche concrete. I sindaci sono il baluardo dello Stato. E per politiche concrete intendo salute, sicurezza, prevenzione a partire dalla fragilità sismica del nostro Paese. E’ una politica che passa sotto traccia, non da risultati immediati, non ha un tornaconto immediato, ma a noi, non interessa apparire».
Su quale perno ruota il suo programma elettorale?
«Su tutti capisaldi decisi, una sintesi delle esperienze che compongono Insieme, ovvero socialista, verdi e civica. Ambiente, efficientamento energetico. Piano casa, che non vuol dire nuovo cemento armato. Contro il “plasticidio” ed una politica ambientale attiva. Valorizzazione del nostro patrimonio artistico e culturale sull’esempio di Pompei e Paestum capisaldi della nostra economia culturale».
Dopo i tragici accadimenti di Macerata la sinistra è avvantaggiata?
«Sicurezza e salute sono valori universali che non appartengono in esclusiva. Io sono contrario alla speculazione su questi fatti dell’orrore. Un conto è la sicurezza ed un conto è l’esasperare gli animi
Il 3% è un risultato facile da raggiungere?
«Si. Se c’è un risveglio del sentimento socialista. Se si toccano le corde vere della democrazia, ovvero la democrazia e la giustizia sociale, si. Il risultato è fattibile»
CasaPound, Liberi e Uguali, possibili sorprese o voti dispersi?
«Entrambi sono per me incomprensibili. Non faccio previsioni ciò che mi preme di più è parlare alle persone, a fare. Un sindaco è abituato a fare ed inventare soluzioni».