Erika Noschese
Popolo della Famiglia presenta i suoi candidati a Salerno. Nella mattinata di ieri, presso la sala meeting del bar Varese, il leader nazionale Mario Adinolfi ha incontrato cittadini e simpatizzanti per spiegare nel dettaglio i punti principali del loro programma elettorale. «Popolo della Famiglia è nato dopo che un milione di persone sono scese in piazza al Circo Massimo ed i partiti tradizionali di centro destra e centro sinistra , con una legge inciucio, hanno tradito le istanze del popolo». Lo ha dichiarato il coordinatore Raffaele Adinolfi, candidato nel collegio uninominale salernitano ma anche come capolista nel proporzionale per la Camera dei Deputati. «Noi abbiamo deciso di scendere in campo con un movimento autonomo dai partiti tradizionali ma che a differenza del Movimento 5 Stelle – che è un movimento avaloriale – abbiamo una precisa direzione di marcia che sono i valori in cui crediamo e che prendono le mosse dalla famiglia per la quale noi disegneremo tutte le iniziative legislative. Questo dovrebbe fare la politica: pensare al futuro e alle famiglie», ha poi aggiunto il coordinatore regionale di Popolo della Famiglia che vede, tra i suoi obiettivi, il reddito di maternità per le mamme che decidono di dedicarsi esclusivamente alla vita familiare per risolvere anche il problema della natalità; il quoziente fiscale familiare per consentire di tener conto del fatto che se due persone guadagnano le stesse somme non dovrebbero pagare le stesse tasse ma in base al numero dei componenti della famiglia: più è numeroso il nucleo familiare minori dovrebbero essere le tasse. «Dobbiamo rimettere in moto l’economia e lo si fa facendo figli. Ovviamente, è un’impronta valoriale molto chiara e precisa e noi siamo contro l’ideologia gender nelle scuole e siamo per il primato educativo delle famiglie nella scuola». Tra gli altri punti del programma anche l’immigrazione su cui abbiamo «una posizione ferma» perchè «crediamo che l’ospitalità debba esserci solo quando è possibile ma non deve essere indiscriminata. E crediamo che se non torniamo a fare figli, in Italia, non avremo mai la possibilità di arginare il fenomeno dell’immigrazione perchè c’è una legge della fisica che dice che il pieno riempie il vuoto: se noi ci svuotiamo degli italiani la popolazione sarà riempita da chi arriva dopo di noi», ha detto infine Raffaele Adinolfi. Per Mario Adinolfi, leader nazionale di Popolo della Famiglia, invece, l’obiettivo è raggiungere il 3% che permetta di avere una rappresentanza in Parlamento: «Se Popolo della Famiglia dovesse superare il 3% diventerebbe determinante per la costruzione di una maggioranza di governo. Chi vota per noi, vota per rompere il grande inciucio centro destra- centro sinistra; l’esito già scritto delle elezioni e dimostra di voler cambiare pagina davvero. In questo caso, la decina di eletti darà collaborazione ad un solo governo che al primo Consiglio dei Ministri approvi il decreto legge per l’assegnazione di mille euro al mese alle mamme che vogliono dedicarsi alla famiglia perchè le mamme lavoratrici sono la parte fondamentale del tussuto connettivo lavorativo di questo paese». Ma, attenzione, per il leader ciò non significa avere donne chiuse in casa solo a badare la famiglia: «Questo significa dare facoltà di scelta alle donne, liberarle». Per Adinolfi, Popolo della Famiglia descrive la possibilità – per le donne – di scegliere se lavorare o dedicarsi alla famiglia con un’indennità che si chiama reddito di maternità. «La Campania è una culla di consensi ed è la regione a cui sono più legato perchè la mia famiglia è di Salerno e la radice è veramente profonda. Con Raffaele Adinolfi, poco dopo la nascita del nostro movimento, abbiamo ottenuto un risultato soddisfacente alle comunali. Proprio grazie ai consensi che otterremo in Campania possiamo raggiungere il 3%». Popolo della Famiglia incarna i valori della religione cattolica ragion per cui, da sempre, si batte contro l’aborto e la liberalizzazione della pillola dei cinque giorni dopo e la legge sul bio testamento: «E’ una pillola abortiva, gli spermatozoi non stanno 5 giorni a fare un rave party ma tu stai utilizzando una pillola fuori legge e l’esito finale è che non nascono più figli. La grande tragedia di questa terra». E poi l’immancabile attacco al governatore De Luca per l’inchiesta Sma che vede tra gli indagati anche Roberto De Luca: «Enzo De Luca e forse la sua famiglia debbano entrare in un tempo quaresimale, non sbaglierebbero se vedessero nella quaresima un’occasione di riflessione dal punto di vista dei toni, dal punto di vista dei comportamenti, forse anche dal punto di vista dei pensieri. Facciano un passo In più. Venni l’ultima volta a Salerno con una classe dirigente deluchiana, che aveva un esponente che si proclamava orgogliosamente ateo e per questo pro- muoveva l’ideologia gender in città. Ecco, recuperare una radice religiosa e pensare a quella meravigliosa croce che illuminiamo grazie a Raffaele Adinolfi per Enzo De Luca può essere una riflessione: qualche volta non stare con gli occhi sempre curvi a guardare ghiande e maiali ma alzare gli occhi al cielo ed incrociare qualche fonte di ispirazione che non sia solo quella della materialità e del potere». «A noi la battaglia, a Dio la vittoria», ha detto infine il leader del movimento politico proprio per rimarcare lo stretto legame con la religione cattolica e Dio.