“Metodo noto, tutto come ampiamente previsto”. A dichiararlo è il consigliere comunale di Movimento Libero Marco Vecchione a seguito della nomina da parte del sindaco dei componenti del Consiglio d’amministrazione dell’azienda speciale Multiservizi. L’incarico di presidente è stato, infatti, assegnato ad Antonio Malangone, segretario cittadino di Energie. Con lui nel Cda anche Francesco Camicia, il segretario cittadino del Pd Adolfo Fortunato, Barbara La Rocca e Annamaria Saviello, candidate al Consiglio comunale rispettivamente con Campania Libera ed Azione a sostegno di Giuseppe Lanzara. Scelte che hanno determinato polemiche da parte della minoranza, come confermano le parole di Marco Vecchione. “E’ un metodo, oramai, noto – afferma – visti anche i precedenti degli ultimi tempi. L’avviso pubblico per la presentazione delle manifestazioni di interesse, d’altronde, fissava criteri di competenze, esperienze e funzioni ma, ovviamente, nessun riferimento preciso a lauree e titoli di studio. Il risultato è che, in pochi giorni, come ampiamente previsto, si è provveduto ad assegnare nuovi incarichi tenendo presente un unico requisito: essere amici, segretari di partito, candidati non eletti”. L’esponente di Movimento Libero, giornalista eletto nella massima assise con 368 preferenze, rincara la dose e aggiunge: “Spartizioni che ricordano le politiche di un tempo, spartizioni che richiamano lo spirito di emulazione rispetto a quanto avviene a pochi passi da noi”. Chiaro il riferimento a De Luca e a Salerno. “Un’occupazione del potere – conclude Vecchione – che, purtroppo, si fonda più su un sistema clientelare e su ambizioni personali ed elettorali che sulle reali esigenze del nostro territorio. Massima sarà l’attenzione sulla programmazione e sulle attività della Multiservizi in un’ottica di piena trasparenza”. La Multiservizi ha, oramai, sostituito l’azienda speciale “Farmacia Pontecagnano” prevedendo una più ampia gestione di servizi che non comprendono solo l’ambito socio-sanitario. In merito al nuovo Cda è stato fissato un compenso annuale che sarà pari a a €. 5.500,00 per il presidente e €. 2.400,00 per ciascun componente, fermo restando la possibilità di modificare tali importi con successivo provvedimento a seguito dell’effettivo trasferimento dei servizi annunciati e previsti nell’apposito statuto.
er.no