Matteo Maiorano
Giornata di lutto ieri a Pontecagnano. La morte di Francesco Desiderio ha accomunato le diverse rappresentanze politiche del territorio della periferia di Salerno. Insignito del premio civico come “Cittadino Benemerito” di Pontecagnano nel 2012, Desiderio si è a lungo prodigato nel corso della sua vita tra battaglie di classe sul territorio e politica attiva, come ha ricordato il suo amico e collega Gennaro Persico. Presente alla scissione del partito socialista, Francesco Desiderio ha fatto parte, insieme a Gennaro Persico, Francesco Cacciatore e Nicola Giannattasio del nuovo “Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria”. I quattro organizzarono diverse lotte proletarie come l’occupazione delle terre nella piana del Sele al fianco dei contadini nel 1968, che rappresentarono vere e proprie battaglie di classe. Successivamente il Psiup venne sconfitto alle elezioni politiche (ma non al Senato, in quanto si coalizzò con il Partito Comunista prendendo diversi voti) e così lo schieramento si divise: una parte tornò con i socialisti mentre Desiderio si schierò al fianco del Partito Comunista. Alle elezioni del ’68 il Partito Comunista, con una coalizione formata da dissidenti della Democrazia Cristiana e vecchi aderenti al Psiup sconfisse la Balena Bianca, formando la prima amministrazione vera di sinistra di Pontecagnano. In quel periodo Desiderio ricoprì anche la carica di consigliere comunale. Con lo scioglimento del Partito comunista terminò anche la sua avventura politica. Pensiero commosso da parte del primo cittadino di Pontecagnano Ernesto Sica, che ha rivolto per mezzo social la vicinanza ai familiari di Francesco Desiderio. Sica ne elogia la sensibilità e il grande impegno profuso a favore dei lavoratori, dà inoltre merito a Desiderio di aver contribuito attivamente alla realizzazione di alloggi popolari a Pontecagnano.