di Viviana De Vita
Pontecagnano Faiano. Ha finalmente ottenuto giustizia uno dei promittenti acquirenti finiti nei guai nell’ambito della vicenda giudiziaria legata alle lottizzazioni abusive nel Comune di Pontecagnano e venuta a galla tra il settembre e l’ottobre 2007 quando il faro della Procura si accese su una serie di edifici dalla chiara destinazione residenziale che sarebbero stati realizzati in zona artigianale e commerciale. Ottavio Natella, assistito dall’avvocato Anna Lisa Buonadonna, dopo aver ottenuto l’annullamento ad opera della Cassazione della sentenza del Gup del tribunale di Salerno Franco Orio nella parte in cui veniva rigettata l’istanza di dissequestro, ha visto dissequestrato il proprio appartamento. La fine del calvario è giunta l’altro giorno quando il GIP del tribunale di Salerno, Dottoressa Zambrano, in sede di giudizio di rinvio a seguito dell’annullamento della cassazione, ha revocato il sequestro, con ciò mettendo la parola fine all’annosa vicenda. Nel processo per lottizzazione abusiva a carico di Marco Lanzetta ed altre 47 persone finite sotto il faro degli inquirenti per la lottizzazione al Parco di Pontecagnano Faiano di via Colombo, il Gup del tribunale di Salerno Franco Orio nel maggio 2012 pronunciò sentenza di non luogo a procedere nei confronti di tutti gli acquirenti in buona fede disponendo il rinvio a giudizio per il reato di abuso di ufficio a carico di Landi, D’Alessandro, Gennaro Lanzetta, Marco Lanzetta e Vece. Lo stesso Gup, però, rigettò la richiesta di dissequestro degli immobili avanzata dalle difese degli ignari acquirenti (il collegio difensivo era composto, tra gli altri, dagli avvocati Aldo Cammarota, Elia Carinci, Carmine Pepe, Gaetano Pastore, Francesco Saverio Dambrosio, Paolo Toscano, Michele Tedesco, Massimo Torre, Maurizio De Feo, Michele Pinto, Sergio Perongini, Anna Lisa Buonadonna e Massimo torre) i quali, loro malgrado, continuavano ad avere i propri appartamenti sotto sequestro. Ora, il provvedimento a carico di Ottavio Natella, ed ottenuto grazie al lavoro difensivo dell’avvocato Buonadonna, aprirà la strada ad altri dissequestri