di Andrea Pellegrino
Al terzo piano del Comune di Salerno non si ascoltava altro fino alla pausa estiva di qualche giorno fa: «Vediamo a settembre, tutto rimandato dopo le ferie». Il primo era stato Michele Ragosta che, con il suo gruppo “Davvero Verdi”, aveva chiesto una verifica al sindaco Enzo Napoli. Al centro della richiesta il solito rimpasto dell’esecutivo cittadino e un rilancio dell’azione amministrativa. Su Facebook l’ex deputato si era scatenato non poco, sfiduciando sindaco, assessori e anche il Pd. Ma Ragosta guarda anche a Napoli a Vincenzo De Luca e ai prossimi appuntamenti elettorali. Nella lista dei «rimandati a settembre» per il gruppo Verdi ci sono quasi tutti gli assessori comunali ma anche qualche dirigente. Alcuni dei quali (i dirigenti soprattutto) sono già sulla lista dello stesso sindaco Napoli che ha, a sua volta, rimandato a dopo le ferie i dirigenti Luca Caselli ed Elvira Cantarella. Per quest’ultima, comandante dei vigili urbani, c’è già il sostituto: l’ex questore Pasquale Errico. Anche i «Moderati», o meglio il capogruppo Pietro Stasi, attendono che arrivi settembre per riproporre la sfiducia all’assessore (di riferimento) Gaetana Falcone. Ma, secondo indiscrezioni, un rimpasto completo sarebbe abbastanza complesso. Sull’uscio resta sempre Roberto De Luca, il secondogenito del governatore, costretto alle dimissioni dopo l’inchiesta napoletana scoppiata all’indomani della diffusione dei video da parte della redazione di Fanpage. De Luca jr attende gli esiti dell’inchiesta prima di riprendersi il posto a Palazzo di Città, oggi occupato dall’ex superdirigente comunale Luigi Della Greca. A settembre ci sarà da stilare anche la nuova lista per le elezioni provinciali che si terranno a metà ottobre. Anche in questo caso i pretendenti sono numerosi a Palazzo di Città. Oltre i riposizionamenti politici e partitici, sul tavolo restano i problemi da risolvere. Tra tutti quello dei rifiuti per passare alla viabilità e concludere con la sicurezza e la riqualificazione delle periferie. Aria di esami di riparazione anche a Palazzo Santa Lucia, dove Vincenzo De Luca annuncia già la sua ricandidatura ma non senza preoccupazioni per il futuro politico. Il crollo del Pd potrebbe far cambiare la strategia al governatore, pronto a rispolverare Campania Libera. Intanto s’attende la sentenza Crescent del 28 settembre. In caso di condanna potrebbe scattare la sospensione per effetto della legge Severino. E rumors napoletani non escludono un cambio nel governo regionale alla ripresa dei lavori. Un cambio che potrebbe riguardare proprio la seconda poltrona. Da tempo i rapporti tra De Luca e Bonavitacola non sono più quelli di una volta. Così pare che sia in pole position per la vicepresidenza Franco Roberti, ex procuratore nazionale antimafia (già numero uno dellaprocura di Salerno) che da pochi mesi è assessore regionale alla sicurezza. Il Pd, intanto, con un occhio puntato verso de Magistris, si dovrà riorganizzare. L’appuntamento principale è quello del congresso regionale. Qui spera di poter ritornare alla guida dei democrat regionali, l’ex deputato Tino Iannuzzi che lo scorso 4 marzo non è riuscito a ritornare in Parlamento. Infine le Europee, test elettorale di Forza Italia e Lega che studiano per conquistare Palazzo Santa Lucia. A settembre la Lega annuncia nuovi ingressi. Così come il partito del Cavaliere.
Dal 20 agosto, in pratica, c’è già chi si metterà in moto. E a quanto pare anche a Palazzo di Città riprenderà l’attività. O meglio c’è chi ha già convocato le commissioni.