di Arturo Calabrese
Il consiglio comunale di martedì e le nuove promesse dell’Asl continuano a far discutere. Diversi gli interventi di personaggi di spicco della politica e della società agropolese. “Sono disgustato dalle parole di Picarone purtroppo seguito dal sindaco di Agropoli – dice Mario Capo di Forza Italia – ad Agropoli un pronto soccorso non c’è mai stato, ha testualmente detto. Alle mie rimostranze ha risposto “l’abbiamo riaperto sulla carta”.
Quindi il 10 maggio del 2017 e successivamente nel 2020 avete inaugurato una tabella. Erano solo palle. Noi lo sapevamo già. Adesso lo dite voi stessi e ditelo anche a De Luca che fino a pochi giorni fa ancora sparava la palla della riapertura. Chi specula sulla pelle dei cittadini per rubare il voto mi fa schifo”.
Anche Gerardo Spira, storico segretario comunale di Angelo Vassallo e ambasciatore della Fondazione che porta il suo nome, ha definito il consigliere regionale un bugiardo. “Picarone – aggiunge – è amico politico di De Luca e di quello di Torchiara (Franco Alfieri, ndr) che nel 2013 chiusero l’ospedale di Agropoli e di questo complotto amico ne fanno parte tutti i farisei che ora amministrano la città. L’ospedale di Agropoli fu aperto nel 2004, compreso il pronto soccorso e i reparti. Falsi, bugiardi e altro. Liberate la vostra coscienza da tutti gl’intrusi e gli intrugli e decidete senza condizionamenti. Il diritto alla salute non conosce amici, né favori politici. È un diritto e basta”. Tra i fautori della convocazione del consiglio comunale ci sono tre consiglieri di minoranza e uno indipendente. Raffaele Pesce, primo firmatario, Massimo La Porta, Gerardo Santosuosso e Michele Pizza. “C’è chi non capisce senza colpe – dice il primo – c’è chi non si applica nel capire.
C’è chi si impone di non capire, perché così è più facile urlare ed acquisire consenso. C’è chi cerca di non far capire agli altri, subdolamente, per guidarli verso una meta inesistente, se non quella dell’interesse politico partitico o personale. C’è chi, da imbonitore, capendo e capendo bene, cavalca la mancata cognizione dei pochi o dei tanti, e cerca di avere il proprio momento di “misera gloria” per altre finalità. C’è chi fonda la propria azione politica, che mai ha dato un risultato concreto, soltanto sul populismo, anche nella materia più importante che è la salvaguardia del diritto alla salute costituzionalmente garantito. Il politicante populista segue gli umori del popolo, assecondandolo sempre, senza neppure cercare la soluzione reale dei problemi. Il politico cerca di guidare il popolo sulla via della conoscenza e delle possibilità, delle soluzioni, anche a rischio di sembrare impopolare.
Più che sull’intelligenza o sulla conoscenza o meno, sullo studio o meno delle problematiche, la questione fonda sulla buona o sulla malafede, sulla strumentalizzazione della credulità, sulla predisposizione al bene o al male, sull’esclusivo interesse ad emergere senza meriti, sulla serietà o meno e, non ultimo, sull’amor proprio”. Doppio intervento da parte di Fratelli d’Italia.
“L’impegno a reintrodurre il Pronto Soccorso all’interno del piano aziendale Asl Salerno, che il Direttore Sosto ha assunto in seno al consiglio, con il mantenimento, di pari passo, del punto di primo intervento, è sicuramente una promessa cui sia l’Asl Salerno che la politica devono necessariamente dar seguito – dice il vice coordinatore cittadino e attivista Gennaro D’Amico – la carenza di personale medico è un dato di fatto, ma ciò non può far morire la speranza che Agropoli possa tornare a godere di un pronto soccorso attivo presso l’ospedale civile”.
Più critico il consigliere provinciale e coordinatore Cilento Modesto Del Mastro: “Credevo di essere su Scherzi a Parte e invece era tutto vero. Credevo che il sindaco, il presidente del consiglio, gli assessori tra cui due medici, i consiglieri di maggioranza, tra cui un medico, fossero delle scarse comparse, ma era tutto vero.
Promesse basate su bugie e attacchi al governo che non hanno alcun senso. Non hanno provato la minima vergogna. Nessuno di loro. Continuano a prendere in giro il popolo di Agropoli e del Cilento”. In chiusura, una nota di colore. Il sindaco Mutalipassi, da buon erede politico di quel Franco Alfieri già ospite delle patrie galere e ancora ai domiciliari dall’ottobre dello scorso, cerca di emulare il suo maestro.
Lui ha paragonato, in un pubblico incontro, la democrazia all’idiozia, l’attuale amministratore, commentando il fervore del pubblico, si è lasciato andare ad una frase molto chiara: “Troppa democrazia”. L’allievo ha quasi superato il maestro.






