Poco personale, ospedale a richio collasso - Le Cronache
Nocera Inferiore Ultimora Provincia

Poco personale, ospedale a richio collasso

Poco personale, ospedale a richio collasso

di Sonia Angrisani

Rischia di trasformarsi in emergenza la situazione dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. L’arrivo dell’estate e del gran caldo potrebbero aggravare un contesto già molto difficile per la carenza di personali e posti letto. La storia si ripete come ogni estate, gli accessi dei pazienti raddoppiano, ma la Asl anziché rinforzare l’organico inspiegabilmente lo indebolisce, la situazione è drammatica e purtroppo coinvolge anche le altre strutture ospedaliere, dove per via degli accorpamenti estivi si registrano forti difficoltà nel garantire un servizio sanitario adeguato alle richieste. A denunciare la situazione di criticità in cui versa l’ospedale, è il senatore e commissario regionale di Fratelli d’Italia Antonio Iannone, presentando un’interrogazione al ministro della Salute, Roberto Speranza – il Commissario regionale di FdI in Campania dichiara – A breve rischio chiusura, effetto fallimento De Luca, è incomprensibile per il bacino su cui insiste questo nosocomio, che infatti serve l’area più popolare dell’intera provincia di Salerno, la zona dell’Agro nocerino-sarnese, oltre i comuni dell’area vesuviana a sud di Napoli, che non sia Deadi secondo livello. L’assenza di personale rischia a breve di paralizzare l’intera struttura, visto che l’assenza di medici imporrà l’adozione del piano di emergenza, già previsto dalla direzione sanitaria, che consisterà nella chiusura di reparti o nel loro accorpamento. Così come la riduzione dei posti letto e lo stop agli interventi chirurgici non urgenti. Il ministro Speranza perciò chiarisca cosa sta accadendo e che dimostra il totale fallimento di De Luca, di cui i cittadini dell’Agro nocerino-sarnese ne pagano le conseguenze – conclude Iannone -. Si è tenuto nei giorni scorsi presso la Direzione Generale dell’Asl Salerno, l’incontro del primo cittadino di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, con il direttore generale dell’Asl, Mario Iervolino, per discutere della questione della carenza di personale sanitario, il Direttore Generale, ha dato piena disponibilità alla proposta dell’Amministrazione comunale di un incontro presso la struttura ospedaliera alla presenza della Direzione Sanitaria e del personale medico di presidio, per creare un maggior coinvolgimento con i medici dell’ospedale nocerino – ha sottolineato il Sindaco di Nocera Inferiore Manlio Torquato – ciò di cui abbiamo bisogno è una strutturazione del personale a tempo indeterminato. Non possiamo ogni anno fare la rincorsa in extremis per il personale da reclutare, lasciando gli ospedali in difficoltà. Le conseguenze vanno sui medici, immediate di questa crisi, non potendo fornire servizi alla cittadinanza. Il direttore generale ha accolto la mia richiesta di un incontro presso la sede dell’Umberto I con i medici e la Direzione Sanitaria per una definitiva soluzione che sia chiarita innanzitutto con chi combatte sul fronte Ospedale – conclude Torquato -. Il Presidente della Provincia di Salerno Michele Strianese al riguardo dichiara: “Sicuramente solleciteremo Asl e Regione per chiedere sostegno. Il presidente Vincenzo De Luca non si sottrarrà, e soprattutto con l’Asl cercheremo di farci sentire”. I finanziamenti indirizzati, migliorerebbero non poco, il nosocomio di via Alfonso De Nicola. Anche perché l’ospedale Umberto I, ha un bacino di utenza che è intorno ai 300/450 mila utenti potenziali, e ben 23 mila ricoveri all’anno. A Nocera come negli altri ospedali il personale si fa in quattro, saltando riposi e con ore di straordinario, ma tutto questo sacrificio non basta. lI pronto soccorso è sempre strapieno ed accoglie all’anno 72 mila accessi di persone di varia età, ma soprattutto bambini che attendono di essere visitati. Molti arrivano anche dal vesuviano e dal miglio d’oro. Attualmente sono diverse le discipline specialistiche presenti all’Umberto I e questo è un bel biglietto da visita. Le carenze di organico nella sanità sono note da tempo e ne sono consapevoli sia in Regione sia al Governo. Burocrazia, tempi tecnici e manovre politiche, lasciano però i cittadini alla prese con disservizi.