Piero De Luca: “Il Pd non condivide la decisione dei Cinque Stelle” - Le Cronache
Ultimora

Piero De Luca: “Il Pd non condivide la decisione dei Cinque Stelle”

Piero De Luca: “Il Pd non condivide la decisione dei Cinque Stelle”

La crisi di Governo aperta dai 5 Stelle ha movimentato il dibattito dei partiti, in attesa della fatidica data di mercoledì. Piero De Luca, , vicepresidente del Partito democratico alla Camera fa il punto della situazione dopo l’ennesia giornata di fibrillazioni. “Una prova di responsabilità per il bene del Paese”. Onorevole Piero De Luca, lei lo aveva twittato qualche giorno prima che succedesse il caos in Parlamento. Poi il 14 luglio, in Senato, i 5Stelle contiani non hanno votato la fiducia al dl Aiuti e sono usciti dall’Aula, aprendo così di fatto le porte alla crisi di governo. “Lo dico chiaramente e senza indugi. Il Partito democratico non condivide la scelta del M5S che consideriamo un atto politico grave a cui dobbiamo rimediare prima possibile, rilanciando con forza il patto di maggioranza a sostegno del governo Draghi. Il Paese non può permettersi in questo momento così delicato un salto nel buio che penalizzerebbe fortemente i cittadini, a partire dai più fragili. È bene che le forze politiche, come aveva chiesto il Pd, si confrontino in Parlamento per dire con chiarezza se appoggiano o meno questo esecutivo”. Un momento delicato non solo per l’Italia ma per l’Europa intera. “Siamo in una fase di grande crisi economica, sociale, energetica e ambientale, con il Covid che non arretra e la guerra in Ucraina in corso. Per non parlare del rischio di perdere l’occasione storica dei fondi europei del Pnrr. Non è certo questo il momento di bloccare le riforme e indebolire il Paese”. La tensione è alle stelle. Il termine ultimo per decidere sul futuro è stato fissato a mercoledì, quando il Presidente Mario Draghi riferirà alla Camera. Come agirà il Pd? “Abbiamo sempre sostenuto con convinzione il governo Draghi e continueremo a lavorare fino all’ultimo istante per tentare di ricucire uno strappo che agli occhi degli italiani e del resto del mondo appare davvero inspiegabile e immotivato. Non lasceremo nulla di intentato. Del resto questo è un governo di unità nazionale nato per affrontare una fase storica di grande emergenza che non si è conclusa. Anzi, la guerra e la pandemia non hanno fatto altro che acuire la disuguaglianza sociale, rendendo i fragili ancora più fragili. Ora i nostri cittadini, le famiglie, i lavoratori, le imprese, hanno bisogno di un governo nel pieno delle sue funzioni che dia risposte serie e strutturali alle difficoltà e alla crescente precarietà”. Ci sono ancora margini di trattativa? “Facciamo appello a tutte le forze politiche affinché prevalga il senso di responsabilità e ci auguriamo che questi giorni vengano utilizzati per ricompattare una maggioranza di governo che stava lavorando per rafforzare ulteriormente le importanti misure di contenimento dell’inflazione adottate finora, e che aveva appena aperto una pagina importante, mettendo al centro della sua azione proprio l’agenda sociale per intervenire, in particolare, sui salari minimi e sul taglio delle tasse sul lavoro. Immaginare scenari diversi è ora sbagliato e pericoloso per il Paese”.