Pier Francesco Mastroberti, tra i fondatori dell’Associazione Medici Artisti Salernitani, lucano di nascita e salernitano di adozione, ha vinto il primo premio, per la sezione scultura, alla prima edizione della Biennale d’arte contemporanea di Fondi (LT) per la sua opera “Orfeo e Euridice” in bronzo. L’evento si è svolto a Fondi nel Chiostro di San Domenico – Largo Luigi Fortunato e ha riunito artisti provenienti da tutta Italia e anche dall’estero. Si tratta di uno dei più importanti eventi d’arte contemporanea d’Italia, che ha cadenza biennale e si svolge in tutti gli anni dispari e vede come protagonista l’Arte in tutte le sue espressioni: l’Arte Visiva, la Scultura, compresa la Ceramica, le Installazioni, la Fotografia, ma anche la Letteratura, la Musica e il Cinema. PIER FRANCESCO MASTROBERTI – Pittore, scultore, ideatore di schizzi e bozzetti, vignettista, ha manifestato da sempre una grande versatilità e spiccate doti nel campo artistico, passando dalla pittura figurativa al disegno, dalla grafica acquerellata alle vignette e alle caricature. Poi la scultura: gessi, terracotta, tufo e bronzo. Allievo del Maestro G. De Vincenzo, insigne esponente della scultura partenopea contemporanea, Mastroberti deve in parte a lui la scelta della scultura come espressione di privilegio nel proprio panorama artistico ed emozionale. Attualmente, infatti, si dedica soprattutto alla scultura proseguendo nella ricerca di forme e di materiali. Alla fine degli anni Settanta è stato uno dei soci fondatori dell’Associazione A.M.Ar.S. (Associazione Medici Artisti Salernitani) insieme ad altri medici artisti tra cui Geppino Lauriello, Achille Guglielmi, Luciano Amoroso, Pino Iagulli, Guido De Filippo, il Prof. Matteo della Corte e il Prof. Lorenzo Spirito. Negli anni Settanta e Ottanta ha ricevuto l’incarico di illustrare con vignette e caricature “La pagina di Mastroberti”, del Bollettino dell’Ordine dei Medici, diretto dal Prof. Longo. Negli anni Ottanta ha realizzato alcune sculture bianche in gesso e garza per rappresentare la natività e vari personaggi presepiali. Non si tratta di un presepe tradizionale napoletano ma di una rappresentazione intimista e moderna. Nel 2003 questo presepe ha avuto il privilegio di essere esposto a Parigi presso la chiesa di Saint Séverin. Una figura importante che ha segnato il percorso di vita dell’artista è stata quella di Padre Candido Gallo, assistente religioso dell’Ospedale di Salerno che lo ha spronato molto nel suo percorso artistico, commissionandogli alcune sculture, tra cui il Padre Pio Confessore e due Crocifissi presenti oggi nell’ospedale di Salerno. Tra le opere più amate da Mastroberti si ritrova la maschera di Pulcinella. “Questa rivela, nell’interpretazione di Mastroberti, una drammaticità che riscatta e supera l’originario carattere rinunciatario e disfattista del personaggio e trattiene l’interesse dell’osservatore su un soggetto così famoso da rischiare di essere “bruciato”. (Adelaide Trabucco, Monografia sull’artista – Pier Francesco Mastroberti – Najade Edizioni, 2021). “Nel volto del pulcinella mastrobertiano sembra aleggiare un temperamento dai sottili risvolti psicologici, volubile e incostante, anche in funzione dello stato d’animo con sui si pone a rimirare l’opera d’arte.” (Giuseppe Lauriello, Monografia sull’artista – Pier Francesco Mastroberti- Najade Edizioni, 2021) “Se dovessimo azzardare una considerazione sull’artista, lo definiremmo di corrente impressionistica, perché i lineamenti modellati sui suoi personaggi sono quelli che trae non dalla realtà degli stessi, ma dall’immagine, dall’impressione che di tali soggetti si è prodotta nella mente.” (Lauriello, da “Il Salernitano” del 24 giugno 2004) Nel 2003 ha creato il Lumen et Magister, trofeo del Premio Internazionale della Medicina – Città di Salerno ambito riconoscimento consegnato durante le Giornate della Scuola Medica Salernitana a illustri medici italiani e stranieri. Nel 2009 e nel 2013 gli sono state dedicate due tesi di laurea in storia dell’arte contemporanea presso l’Università degli Studi di Salerno. Nel 2014 ha partecipato alle Grandi Mostre di Scultura nei Sassi di Matera. Nel 2015 ha forgiato il premio “International Mario Cuomo”, in memoria dell’ex governatore Mario Cuomo dello stato di New York e “The Person who Changed my Life” per Mentoring Italia /USA. Alcuni musei hanno acquisito opere di Mastroberti: il MUSMA di Matera – Museo della Scultura Contemporanea, la Pinacoteca di Arte Contemporanea di Bernalda/Metaponto (MT), il Museo di Pulcinella di Acerra (NA). Ballerine, Donne, Cavalli, Pulcinella, costituiscono il repertorio preferito dall’artista. Mastroberti ama solo abbozzare le sue filiformi creazioni che ci restituiscono da un lato la sensazione visiva impressionista, dall’altro lo slancio dinamico futurista. Il suo profondo sentire, la sua grande spiritualità si ascoltano nel pathos di alcune figure che spesso presentano tratti espressionisti, mentre il “non finito” di alcune sue opere evidenziano la materia che prevale sulla figura. Lo scultore è autore di diverse opere monumentali pubbliche tra cui il LOGO dell’ospedale di Salerno San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona sito in località San Leonardo (1999), del Padre Pio Confessore collocato nel giardino dello stesso ospedale (2001), il Monumento alla Libertà e alla pace dedicato ai caduti di tutte le guerre “La vittoria alata”(1999), la fontana monumentale di “Bacco e Arianna”(2004), il gruppo bronzeo di Padre Pio con i bimbi (2004), h 2 mt a Sant’Angelo le Fratte (PZ). A Salerno sono anche visibili il ritratto in bronzo del dr. Cap. Nicola De Cesare (1990) presso l’Agenzia Marittima De Cesare di Salerno,il bronzo dedicato all’imprenditore Giovanni Siniscalchi presso l’omonimo Centro Commerciale, il ritratto in marmo del marchese Pasquale Atenolfi (2007) a Palazzo S. Agostino a Salerno, il crocifisso Il Grido (1999) nel chiostro del convento di piazza San Francesco e il bronzo di Totò (2017) al Belmond Hotel Caruso di Ravello (SA). Nel 2021 è uscita la monografia sull’artista a cura di Iolanda Carella, Presidente dell’Associazione Culturale “la Spiga D’Oro” e dell’artista lucano Salvatore Sebaste per Najade Edizioni. Jolanda Carella, scrive: “Il percorso di Mastroberti è un viaggio nell’arte e le sue sculture descrivono il mondo interiore dell’artista, il senso di fragilità di un’epoca…”(Jolanda Carrella, Monografia sull’artista – Pier Francesco Mastroberti- Najade Edizioni, 2021). Nell’estate del 2021 partecipa alla Biennale di Arte Internazionale di Fondi e gli viene riconosciuto il Primo Premio per la sezione scultura ed installazione.
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