di Andrea Pellegrino S’allungano i tempi per Piazza della Libertà. Ma soprattutto a rischio potrebbe esserci l’ultimo finanziamento (14 milioni di euro) portato dal governatore Vincenzo De Luca a Salerno per il completamento della mega piazza a Santa Teresa. Al momento, infatti, il completamento dell’opera pare non ci sarà. I tempi dettati dall’autorità giudiziaria vedono procedure non semplici per la fine definitiva dell’opera. Ad annunciarlo è lo stesso Vincenzo De Luca, che ieri nel corso della consueta trasmissione del venerdì – ora nella sua veste di presidente della Regione Campania – si è sbottonato sul destino di Piazza della Libertà. L’opera era ritornata sotto sequestro per opera della Procura della Repubblica, dopo la scadenza del termine concesso per la messa in sicurezza. L’intervento è oggetto di un processo che vede imputati tecnici e costruttori per i crolli verificatisi in alcuni settori del cantiere. Ed ora, secondo le dichiarazioni di Vincenzo De Luca, l’autorità giudiziaria avrebbe concesso nuovamente l’avvio dei lavori, ma solo e soltanto per la messa in sicurezza delle zone indicate, tra l’altro, da una perizia tecnica a firma Boeri. «Dobbiamo procedere con una gara per l’affidamento della sola messa in sicurezza», ha detto Vincenzo De Luca che ha spiegato: «Occorre un progetto specifico, che sarà fatto con molta probabilità dalla Lotti, e poi una gara per quell’intervento, per il resto si vedrà». Insomma per il completamento definitivo dell’opera mancherebbero alcuni passaggi fondamentali. Come appunto la messa in sicurezza. Non è escluso, dunque, che i fondi stanziati, o meglio riproposti per Piazza della Libertà, possano fare a questo punto dietrofront, trattandosi di un intervento di messa in sicurezza, tra l’altro eseguito sotto l’occhio vigile dell’autorità giudiziaria di Salerno. Il caso Crescent. Intanto il Tribunale amministrativo di Salerno ha accolto la richiesta, presentata dalla Crescent srl (l’impresa che sta realizzando la mezza luna di Bofill), di rinvio delle udienze di merito per la discussione dei ricorsi presentati dall’Autorità Portuale di Salerno, contro il nuovo Pua di Santa Teresa – che ha previsto il taglio della torre che avrebbe dovuto accogliere la nuova sede dell’Authority – e di quello presentato da Italia Nostra e No Crescent contro il permesso a costruire del settore numero 1 del Crescent. Tutto rinviato il prossimo 26 ottobre 2016. Insomma tra più di un anno mentre s’attende la decisione del Tribunale sulla richiesta di dissequestro del cantiere. L’udienza si terrà il 15 ottobre.
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