di Andrea Pellegrino
C’è un ricorso contro l’aggiudica dei lavori di completamento di Piazza della Libertà. A presentarlo è la Rcm dei fratelli Rainone, già costruttori di parte del Crescent, arrivati secondi nell’aggiudica del bando dei gara. Secondo la ricorrente, la vincitrice dell’appalto, la Sacco costruzioni, non sarebbe in possesso dei requisiti necessari per procedere al completamento dell’opera pubblica. L’aggiudica era stata già sospesa qualche settimana fa, proprio per ulteriori accertamenti rispetto alla documentazione prodotta dall’impresa, non nuova a lavori in città, compreso il restyling della spiaggia di Santa Teresa. Ora potrebbe decidere proprio il Tar su una vicenda che nasconderebbe anche altri retroscena. O almeno che arriva in concomitanza con un vero e proprio terremoto che ha interessato il cuore della macchina ammi
nistrativa a Palazzo di Città. La gara per l’aggiudica dei lavori di Piazza della Libertà, infatti, sarebbe l’ultimo atto di Alberto Di Lorenzo, presidente della commissione preposta. Di Lorenzo è l’ormai ex superdirigente che in pochi giorni ha perso quasi tutte le funzioni a Palazzo di Città, compresa la stanza al secondo piano del Comune di Salerno. E con un avviso di sfratto già “notificato” anche per l’ufficio annona con destinazione verso l’anagrafe. Insomma, un vero e proprio declassamento per un punto di riferimento delle amministrazioni comunali De Luca e Napoli. Un improvviso cambio di rotta della macchina burocratica cittadina, fino a poco tempo fa, incentrata quasi nel suo complesso intorno alla figura di Alberto Di Lorenzo, che ora, secondo indiscrezioni, annuncerebbe anche imminenti dimissioni da tutti gli incarichi ricoperti a Palazzo Guerra. Intanto sulla già complessa vicenda relativa a Piazza della Libertà i capitoli si arricchiscono ed ora si potrebbe ritornare nuovamente al Tar mentre i tempi del completamento si potrebbero allungare notevolmente.