Brigida Vicinanza
Con lo stile “velatamente ironico” che lo contraddistingue, il governatore Vincenzo De Luca tiene a battesimo la trentesima edizione del premio Charlot. Durante la conferenza stampa di presentazione del programma di ieri mattina non ha fatto a meno di parlare di finanziamenti da parte della Regione Campania, che su Salerno (soprattutto in ambito culturale) arrivano a pioggia. E le polemiche degli ultimi giorni sul teatro Verdi sono state il punto di partenza ieri, per rimarcare quanto l’impegno per la cultura come motore turistico, debba essere il punto cardine dal quale partire: «Dobbiamo fare uno sforzo in più per Salerno a livello di cultura e dobbiamo costruire – ha dichiarato il presidente della Regione – noi come Regione finanziamo in maniera importante e lo dobbiamo dire perchè avete sempre grande pudore a dire chi sostiene le cose. Questo fa parte di un’operazione verità e di un lavoro di crescita della coscienza civica, perchè aiuta a far individuare chi fa che cosa. Dietro ogni sostegno economico – ha continuato – c’è una certa politica e una valutazione. Salerno può contare su una serie di eventi che può consolidarsi negli anni sempre all’insegna dell’eccellenza e della proiezione internazionale. Abbiamo adesso il premio Charlot e il Giffoni film festival, che rappresentano una rete importante». Ma il Governatore torna nuovamente sui due eventi che da tempo sta cercando di realizzare per la provincia di Salerno, lanciando di nuovo “la carta” sul tavolo del primo cittadino Enzo Napoli: «Dobbiamo organizzare il Festival dell’Essere su proposta del mio amico Vittorio Sgarbi e la biennale di architettura contemporanea e di design in onore di Vignelli, che ancora non siamo riusciti ad organizzare ma a cui tengo moltissimo. Dobbiamo mettere il tutto in rete affinchè si creino i flussi turistici, ma anche crescita culturale della città». E poi usa come al solito l’ironia, lanciando la stoccata al Movimento 5 stelle dopo le polemiche sulla gestione del Teatro Verdi: «Se facciamo il festival della filosofia però come facciamo a spiegare ai 5 stelle che se uno vale uno, l’ultimo tanguero non vale come Kant? Sarebbe esagerata la cosa sinceramente. Il sindaco Napoli ha risposto molto più elegantemente di quanto avrei fatto io. Ma abbiamo realizzato noi la città del teatro E siamo in attesa che si completi Piazza della Libertà, per rivendicare l’autonomia di Salerno e la sua dignità civile, ma soprattutto perchè quello dovrà essere il luogo dei grandi eventi». E infine sui 5 stelle preferisce non rispondere: «Ma lasciatemi in pace».