di Marta Naddei
Anche con la seconda conferenza dei servizi piazza Cavour non si tocca. Se quello di Italia Nostra e Figli delle Chiancarelle non è un “avvertimento” al soprintendente Gennaro Miccio poco ci manca. Il no della soprintendenza dello scorso mese di febbraio al progetto per la realizzazione dei box interrati nel cuore del lungomare di Salerno, non ha scoraggiato l’amministrazione cittadina che è tornata alla carica. E ora l’associazione ambientalista e il gruppo di cittadinanza attiva tengono sul chi va là il soprintende Gennaro Miccio con una lettera nella quale lo invitano a «confermare quanto già fatto presente in sede di conferenza, ovvero che non sussiste alcuna ragionevole possibilità di conciliare la tutela del Lungomare con la realizzazione dell’autorimessa. Tanto appare indispensabile sia per troncare definitivamente ogni manovra diretta all’elusione del vincolo di tutela che per oggettive, elementari esigenze di trasparenza». Una mossa, quella della riproposizione della conferenza dei servizi per un progetto bocciato, che ha spiazzato tutti anche alla luce delle sostanziali modifiche apportate all’originario progetto di piazza Cavour che, di fatto, farebbero venire a mancare l’efficacia della «individuazione del contraente privato, avvenuta con le modalità del project financing».
Ma, a prescindere dagli aspetti prettamente tecnici, Italia Nostra e Figli delle Chiancarelle rigettano, fortemente, «il deprecabile tentativo di introdurre, nel Lungomare cittadino, una costruzione di enormi dimensioni, suscettibile di pregiudicare – sebbene interrata – l’immagine, l’utilizzo, le potenzialità e la stessa essenza di uno degli elementi identitari di maggiore rilievo della nostra città. Il Lungomare non si tocca e i box auto non si devono fare».