Luce verde in Commissione Pesca del Parlamento europeo al dossier “Strategia europea delle proteine” (European protein strategy) di cui è stata relatrice ombra l’Onorevole Lucia Vuolo, Forza Italia / PPE. Il dossier ha ottenuto 19 voti a favore, 2 contrari e 6 astensioni.
“Un buon risultato per l’Italia. Il dossier prende atto della necessità di ricerca di fonti proteiche che garantiscano la sicurezza alimentare, senza ledere gli interessi di pescatori e consumatori” spiega l’europarlamentare forzista.
Con il voto di oggi, la Commissione Pesca ha chiesto un coinvolgimento delle varie amministrazioni responsabili della pesca e dell’acquacoltura, e ha riconosciuto il ruolo dei pescatori su piccola scala e artigianali che apportano un prezioso contributo all’approvvigionamento proteico dell’Unione. Allo stesso modo, la tutela sarà anche l’obbligo di inserire in etichetta l’origine o provenienza dei prodotti. Infine, cade il concetto di “insetti destinati al cibo per esseri umani” che, come rilevato dalla Vuolo, avrebbe potuto creare qualche fibrillazione all’Italia.
“Mentre ci si interroga sulla farina di qualsivoglia strano insetto, ci sono altri Paesi non europei che stanno raddoppiando l’importazione di farina di pesce, mettendo a repentaglio situazioni già difficili di realtà come quella africana. Occorre andare verso l’innovazione, ma sempre stando attenti alle tradizioni e alle profonde diversità che passano anche attraverso la dieta, il mangiare. Soprattutto se parliamo di diete come la nostra, la dieta mediterranea, che ci invidiano in tutto il mondo. Infine, sono contenta del fatto che i colleghi di tutti gli schieramenti abbiano supportato l’introduzione e il miglioramento nel consumo di alimenti ittici nelle scuole. Una misura che sono certa avrà un benefico effetto sui ragazzi e sul settore” ha poi concluso l’europarlamentare Lucia Vuolo. Nell’emendamento presentato, l’europarlamentare ha invitato la Commissione a riconoscere, nella strategia europea per le proteine, il ruolo strategico dei settori della pesca e dell’acquacoltura come fornitori di proteine di origine marina della massima qualità con una delle più basse impronte di carbonio, coinvolgendo in tal modo molte imprese che operano nel settore europeo dei prodotti ittici, creando nel contempo sviluppo e nuovi posti di lavoro. Nello stesso emendamento, la Vuolo ha sottolineato che i prodotti ittici d’allevamento, oltre ad avere una minore impronta di carbonio per chilogrammo di proteine prodotte, richiedono anche un minor utilizzo di risorse naturali, come l’acqua, rispetto ai prodotti zootecnici terrestri, svolgendo in tal modo un ruolo importante nel contribuire alla costruzione di un sistema alimentare sostenibile. L’europarlamentare di FI/Ppe ha poi sottolineato il ruolo centrale della pesca e dei prodotti della pesca nel garantire la sicurezza alimentare e in qualsiasi strategia nutrizionale basata su proteine sane e di alta qualità; ritiene pertanto necessario rafforzare la competitività dei settori europei della pesca e dell’acquacoltura in quanto fornitori di alimenti di massima qualità con i migliori standard di sostenibilità a livello mondiale, al fine di ridurre la crescente dipendenza dell’UE dalle importazioni e garantire la sicurezza alimentare e una produzione alimentare a prezzi accessibili.