E’ stata una delle note liete della Salernitana di inizio stagione. Arrivato in punta di piedi e senza proclami, Riccardo Perpetuini (nella foto) si sta rivelando un elemento imprescindibile per questa squadra. Il regista ex Foggia sta occupando una posizione delicatissima in campo, in cui tanti calciatori in passato hanno fallito miseramente. Perpetuini invece sta convincendo e crescendo di partita in partita. Domenica arriva la prova del nove, ovvero la sfida alla capolista Aprilia. Ed anche nelle dichiarazioni relative a questa sfida, Perpetuini conferma di essere un elemento dal grande carisma: «La partita di domenica è fondamentale – ha esordito il centrocampista- e la vittoria è l’unico risultato utile a disposizione. Un risultato negativo ci porterebbe a undici punti dalla capolista e inizierebbero a diventare tanti». Ad avere tutto da perdere nella sfida contro la capolista è la Salernitana, dal momento che, anche in caso di successo, resterebbe a ben cinque punti di distanza dalla vetta. Perpetuini perciò chiama a raccolta il pubblico dell’Arechi, un’arma in più che potrebbe rivelarsi determinante: «Siamo la Salernitana e sicuramente entreremo in campo per vincere. E’ una gara che ha valore per entrambi. Loro se dovessero vincere metterebbero un gap importante tra loro e le dirette inseguitrici. Noi abbiamo un solo risultato a disposizione e siamo concentrati affinché si possa raggiungere la vittoria. Credo che tanto dipenda da noi e avere tanto pubblico a fianco ci darà sicuramente una spinta ulteriore, soprattutto –ha aggiunto il regista- se ci fossero diecimila persone». Con l’arrivo di Perrone, Perpetuini è diventato il fulcro della manovra granata oltre che il frangiflutti piazzato a difesa della retroguardia: «Il discorso del modulo è importante ma non fondamentale. Serviva il giusto tempo per trovare i meccanismi giusti. In questo gruppo –ha spiegato il centrocampista- ci sono tantissimi giocatori validi e credo sia stata soltanto una questione di tempo». Ad inizio stagione il titolare del ruolo di regista sembrava dovesse essere Zampa. Poi, dopo alcune prestazioni mediocri il gioiellino laziale è scivolato in panchina a vantaggio proprio di Perpetuini: «Io e Zampa –ha spiegato- siamo due giocatori simili e il mister deve fare le sue scelte. Sta a noi impegnarci al massimo ogni giorno. Forse Enrico sta pagando lo scotto del passaggio dalla Primavera ad una prima squadra, mentre io sono arrivato più pronto –ha concluso Perpetuini- avendo già all’attivo un paio di campionati di Lega Pro».
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