di Erika Noschese
«Ho sentito un rumore terribile, mi sono precipitato in strada e davanti ai miei occhi ho visto questa tragica scena». Inizia così il racconto shock dell’uomo che, per primo, ha salvato la famiglia Scannapieco. Il tragico incidente si è verificato ieri pomeriggio a Giovi Montena, poco prima delle 17.30. Doveva essere una passeggiata tranquilla: Bruno Scannapieco, medico dell’Asl di Salerno – lavora a Torrione e si occupa di visite mediche per le scuola guida – era appena uscito per una passeggiata con la moglie, Maria Russo, stimata pediatra salernitana, la figlia e un’amica di quest’ultima. Per l’occasione, il professionista salernitano aveva preferito prendere la Mercedes classe C, auto che utilizzava raramente anche a causa del manto stradale dissestato nella zona di Montena, dove vive sia la famiglia che l’amica, pare in procinto di partire per le vacanze, entrambe poco più che ventenni. Poco dopo la curva però, la tragedia: i freni si sono rotti e la macchina è precipitata in un dirupo, un volo di oltre 30 metri. Immediato l’intervento dei carabinieri del comando provinciale di Salerno, agli ordini del maggiore Pietro Rubbo, i vigili del fuoco e un’ambulanza dell’Humanitas. Gli uomini del 118 hanno prontamente recuperato l’uomo, in coma dopo il tragico impatto al suolo. A chiedere ai sanitari di condurre il medico prontamente in ospedale sarebbe stata la moglie, anch’essa recuperata dai medici del 118 a cui avrebbe riferito delle condizioni critiche del marito. E proprio la donna avrebbe riferito anche della presenza di sua figlia e di un’amica di quest’ultima, entrambe a bordo della vettura. «Ho sentito i lamenti e ho seguito la loro voce, solo così sono arrivato sul posto esatto. Erano incastrate tra le frasche, povera ragazza. Mi auguro si salvi, era in condizioni drammatiche quando l’ho vista», ha poi aggiunto l’uomo ancora provato. Insieme ad un vicino di casa e in attesa dell’arrivo dei soccorsi sono scesi in strada per accertarsi dello stato di salute della famiglia ma nessuno si aspettava un incidente di queste dimensioni. «Sono giunto sul posto a bordo del mio motorino, c’era la moglie ed era cosciente. Lei è pediatra, non conosco il suo nome. Mi ha chiesto delle ragazze e di accertarmi delle loro condizioni di salute. Non c’era nessuno, alla donna l’ho più volte ripetuto ma lei insisteva: in auto non erano soli, c’erano due ragazze e solo dopo ho capito che si trattava della figlia e di un’amica. Hanno poco più di 20 anni ma per sono ancora bambine e mi sono messo subito alla ricerca delle due». L’uomo ha preferito non svelare la sua identità, «non ho fatto nulla di straordinario, non le ho salvate io ma i vigili del fuoco e le forze dell’ordine. Ho fatto il mio dovere perché conosco la zona». Recuperare le due ragazze non è stato facile, tanto che si è reso necessario l’intervento dell’elisoccorso dei vigili del fuoco che hanno perlustrato la zona per diverso tempo prima di riuscire a trarre in salvo le due malcapitate. I vigili del fuoco sono riusciti a salvare dapprima la figlia, trasportata in codice rosso presso l’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona e, solo dopo diverso tempo hanno recuperato la giovane amica, in condizioni disperate. «Ero in pantaloncini, sono scappato a casa per mettere qualche abito più pratico. Sono salito in montagna e ho seguito le tracce lasciate dalla macchina. Erano entrambe incastrate nei cespugli dopo un volo di diversi metri. Una delle due (l’amica della figlia di Bruno Scannapieco ndr) aveva un trauma abbastanza serio, ho dovuto – con l’aiuto di Giovanni (l’altro residente che si è messo sulle tracce delle due vittime ndr) – mantenere salda la testa tra le mani per evitare ulteriori danni. La figlia di Bruno invece era cosciente. Io conosco la famiglia da tanti anni ma non li ho riconosciuti e proprio lei mi ha detto di suo padre. Ho parlato con lei per diverso tempo per intrattenerla in attesa dell’arrivo dell’elisoccorso. Ho gridato ai vigili del fuoco di far arrivare subito l’eliambulanza, nessuna ambulanza avrebbe potuto raggiungere il posto. Utilizzava sempre l’altra macchina, una rossa, non so perché oggi (ieri per chi legge ndr) abbia preso la Mercedes», ha poi raccontato l’uomo. Le quattro vittime sono giunte in codice rosso al pronto soccorso del Ruggi d’Aragona. Bruno Scannapieco è in condizioni di salute estremamente gravi: nell’impatto ha riportato la frattura del bacino, frattura pneumotorace, trauma cranico e la sua vita è seriamente in pericolo. In fin di vita anche l’amica della figlia. In prognosi riservata anche la moglie di Bruno Scannapieco che pare abbia riportato una frattura alla gamba e la figlia, con un braccio rotto. Le loro condizioni di salute sono serie ma entrambe non sarebbero in pericolo di vita. La strada è stata chiusa al traffico per diverse ore, solo dopo le 21, invece, è stata rimossa la Merceds. Intanto, sono ancora in corso le indagini dei carabinieri che già nella giornata di oggi potrebbero sentire i due uomini che per primi si sono precipitati sul luogo dell’incidente.