di Erika Noschese
«Chiediamo alle Istituzioni di aiutarci»: è il grido d’allarme lanciato dai lavoratori della Culp Flavio Gioia che ieri mattina si sono ritrovati dinanzi la sede della Prefettura per una manifestazione pacifica proprio mentre era in corso l’incontro tra il Prefetto, le organizzazioni sindacali e il sindaco Vincenzo Napoli. La richiesta è quella di avere all’incirca 7mila turni di lavoro in più per ripristinare la situazione economica e far rientrare l’emergenza che oggi vede a rischio licenziamento 150 dipendenti. Dal tavolo è emersa la volontà di salvaguardare la cooperativa e già nei prossimi giorni saranno avviati dialoghi serrati con le principali imprese che operano nel porto di Salerno. Il presidente Vincenzo D’Agostino anche ieri mattina non ha nascosto la sua preoccupazione: oltre 12mila turni di lavoro che potrebbero perdersi nel 2024, aggravando una situazione già delicata. «L’Autorità portuale si è detta disposta ad una collaborazione, da parte del consorzio e delle cooperative c’è stato un atto di eccezionale responsabilità: i lavoratori si sono messi in contratti di solidarietà, intervenendo anche sulle fasce più giovani, in modo drastico, per ripianare i conti del consorzio – ha detto il sindaco Vincenzo Napoli al termine dell’incontro – C’è bisogno di domanda, richiesta di lavoro e su questo il prefetto, insieme ai sindacati e alle parti datoriali terranno tavoli specifici per capire in che modo intervenire per risolvere questo dramma». Il primo cittadino si è detto pronto a seguire la vicenda e intervenire, per quanto di sua competenza, dando un valido contributo. E proprio il presidente della Compagnia portuale Flavio Gioia conferma che la settimana prossima partiranno gli incontri con le imprese impegnate all’interno del porto: «siamo positivi, siamo certi che troveremo una quadra per salvare 150 famiglie. Ci sarà un incontro con le attività maggiori allo scopo di salvaguardare i posti di lavoro», ha aggiunto D’Agostino annunciando che l’Autorità Portuale può dare un contributo, anche a livello economico, per le compagnie portuali. Preoccupati i lavoratori che chiedono più turni all’anno per non intervenire sui salari dei dipendenti, dei soci. «Stiamo cercando di fare un piano di risanamento, stiamo facendo rinunce a livello amministrativo, i salari dei dipendenti sono sempre più bassi – ha dichiarato Aniello Cipriano, vice presidente Culp Flavio Gioia – Vogliamo che le istituzioni e la politica ci aiutino». Cipriano ha spiegato che le imprese hanno deciso di lavorare in autonomia funzionale, non facendo ricorso all’articolo 17 con una «gestione dei picchi un po’ scellerata, con il ricorso al lavoro straordinario eccedente, ferie non godute e questo va a nostro discapito che interveniamo nei momenti di picco». In rappresentanza dei lavoratori anche Carmine Giordano: «la nostra preoccupazione è di non poter più lavorare all’interno del porto, molti di noi sono operativi lì da almeno 15 anni – ha detto – Abbiamo sacrificato molto per l’azienda e per il porto, cresciuto molto in questi anni anche grazie al nostro lavoro». Ad esprimere soddisfazione per l’esito dell’incontro in Prefettura anche Gerardo Arpino, segretario della Filt Cgil di Salerno: «abbiamo chiesto a gran voce che l’Autorità di Sistema Portuale intervenga per risanare il deficit della Compagnia Portuale, autorizzando l’articolo 17 comma 15 bis, previo un piano di rientro da parte della Compagnia, Portuale. Dopodiché riteniamo fondamentale anche l’impegno, da parte di tutti, per il raggiungimento di pareggio di bilancio per la Compagnia Portuale – ha detto Arpino – A medio è lungo termine è necessario procedere con le opere infrastrutturali, quale il multipiano e ragionare anche nell’ottica che la Compagnia Portuale è il socio di maggioranza della stazione marittima, quindi si potrebbe prendere un segmento delle crociere, quindi il traffico crocieristico quale ad esempio il carico e lo scarico del cibo, delle bevande a carico dei lavoratori della compagnia portuale».