di Pina Ferro
Nel mese di agosto il “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” disporrà di 50 posti in meno. A stabilirlo è stata la direzione generale che con ogni anno ha approntato il piano per l’estate. Lo scorso anno i posti letto in meno, durante il periodo estivo, furono 80. Una disposizione che ha fatto storcere il naso a molti. Sull’argomento è prontamente intervenuta Cittadinanza Attiva. I letti che saranno ridotti sono quelli di Malattie dell’apparato respiratorie (4 in meno); Oncologia (3 in meno), Medicina interna (14 in meno); Nefrologia (4 in meno); Neurologia (3 in meno) Cardiologia (14 in meno); Clinica Cardiologica (6 in meno) Chirurgia generale (2 in meno). «Le contraddizioni si scaricano sempre sui pazienti e i cittadini e in particolare sui malati cronici, oncologici e geriatrico, che non trovano posti e affollano i pronto soccorso, visto che nel territorio non c’è assolutamente alcuna offerta sanitaria, Casa della salute, e altro. – Sostiene in merito Margaret Cittadino, presidente di Cittadinanza Attiva – Soprattutto non c’è reale integrazione tra ospedale, territorio e medico di base. Inoltre sembra che l’ estate con le sue problematiche venga sempre inaspettata e l’emergenza estiva rimane sempre emergenza, non un avvicendamento stagionale da preparare e programmare in tempo utile per soddisfare le esigenze dei cittadini e quelle degli operatori sanitari».Il taglio dei posti è un’altra problematica che si aggiunge a quelle esistenti.