di Arturo Calabrese
Il Terzo Polo appoggerà il candidato di centrosinistra Franco Alfieri per la corsa a Palazzo Sant’Agostino. Lo afferma Tommaso Pellegrino, consigliere regionale in quota Italia Viva. Il rappresentante del partito di Renzi è anche presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e in tale ruolo dice la sua sulla questione ambientale, ritenuta fondamentale per la risoluzione della crisi energetica e del caro bollette.
Presidente Pellegrino, quale sarà il ruolo del Terzo Polo per le elezioni provinciali, alla luce anche dell’ipotesi di candidatura da parte del primo cittadino di Battipaglia Cecilia Francese?
“Domenica ci sarà un incontro della segreteria provinciale, ma ritengo che Franco Alfieri sia una figura autorevole, un amministratore che ha dimostrato grandi capacità, grandi competenze e penso che oggi sia una figura assolutamente utile al territorio. Può dare e può incidere in modo favorevole e positivo nella guida della Provincia”.
A tal proposito, cosa pensa del ruolo di questi enti?
“Va fatto un ragionamento ampio: o ridiamo a questi enti un ruolo e ritorniamo all’elezione diretta dei rappresentanti oppure dobbiamo proseguire il discorso delle soppressioni. Avere delle Province a metà di cui non sappiamo il ruolo, non sappiamo come possono incidere sul territorio e ci sono lavori che vengono rallentati, non per colpa degli amministratori ma per colpa di un sistema che vede questi enti con sempre meno risorse e personale, vuol dire che dobbiamo fare chiarezza una volta per tutte sul ruolo di tali enti nel nostro Paese e mi auguro che il nuovo Governo faccia proprio questo”.
Elezioni, sconfitta del centrosinistra: cosa è accaduto?
“Dobbiamo fare tanto autocritica. Si è partiti da un campo largo poi il Partito Democratico ha fatto una scelta chiara con la quale ha preferito non seguire quella linea che avevamo deciso di portare avanti col Governo Draghi. Nel momento in cui si fa un accordo con chi ha votato la sfiducia a quell’esecutivo e con chi ha delle idee diverse, è chiaro che le due posizioni diventano incompatibili. Noi come Terzo Polo, e dunque Italia Viva e Azione, abbiamo messo in campo un progetto di cui l’Italia ha bisogno e cioè un partito liberale, riformista, democratico, centrista ed è un lavoro che si sta portando avanti. Il Terzo Polo deve rappresentare sempre di più quel punto di riferimento liberale. La nostra non è una posizione da tifosi perché noi tifiamo Italia quindi faremo una opposizione responsabile e sui provvedimenti, laddove crediamo ci siano proposte utili al Paese il Governo troverà la nostra convergenza. Chiaramente saremo l’opposizione e saremo vigili e attenti nel portare avanti le nostre idee, i nostri principi e i nostri valori rispetto ai quali non facciamo alcun passo indietro. Auguriamo un buon lavoro a Giorgia Meloni perché abbiamo bisogno che si lavori bene per noi, per il nostro futuro e per i nostri figli. Ci auguriamo che in un momento così difficile possano esserci delle scelte virtuose”.
Caro bollette e crisi energetica: per risolvere questi problemi non si può prescindere dalla questione ambientale…
“Questa mattina (ieri per chi legge) come Italia Viva abbiamo presentato in Regione della quale sono primo firmatario per quanto riguarda le comunità energetiche per dare una risposta importante e concreta al caro bollette. Così facendo si inverte la rotta. Come Paese abbiamo scelto di puntare sugli altri Stati per l’approvvigionamento energetico e i risultati li stiamo vedendo tant’è che una qualsiasi crisi internazionale fa scattare in alto prezzi, mettendo in seria difficoltà famiglie e aziende. Mettendo anzi in ginocchio famiglie e aziende. Dobbiamo mettere in atto una politica di pianificazione e programmazione che si basi sull’autoproduzione di energia. Abbiamo la fortuna di avere un patrimonio naturale immenso a cominciare dal sole. L’ambiente quindi diventa il primo elemento per produrre energia. Oggi parlare di comunità energetica significa parlare di vantaggi ambientali, economici e anche sociali. Ecco perché la Regione ha già stanziato dei fondi per le comunità energetiche ed io ritengo che questo tipo di impostazione debba diventare strutturale nella nostra regione al fine di diventare autonomi e quindi le bollette saranno meno esose”.
A proposito di ambiente, il Governo ha varato un nuovo dicastero e cioè il Ministero del Mare e del Sud: cosa ne pensa?
“Ridare centralità al mare è fondamentale. Perché si ridà più forza alle politiche del mare e penso sia un qualcosa di positivo. Valutiamo l’operato del nuovo ministro e poi daremo un giudizio”.
A fine anno scade il commissariamento e quindi il mandato di Tommaso Pellegrino. Quale futuro?
“Sono orgoglioso di aver ridato al Parco un’autorevolezza a tutti i livelli e c’è chi finalmente ha preso coscienza di vivere in un Parco Nazionale. Chi verrà dopo di me dovrà parlare di area vasta e non più rimanere nel singolo, chiuso nel proprio orticello. Questa è la carta vincente”.