Assodato che la lista del Pd (quella che si presenterà alle primarie di sabato) è già fatta, sottoscritta e votata dalla direzione provinciale, ora si punta tutto al listino che direttamente Bersani dovrà mettere su. Saranno, in buona sostanza, i miracolati dei miracolati. Quelli che entreranno a Montecitorio o Palazzo Chigi senza neppure stampare un manifesto elettorale. Insomma saranno deputati e senatori, come si suol dire “unti dal Signore”. Ed in questo caso il signore è Pierluigi Bersani.
Dieci big già sono sicuri ma la lista prevede un listino pari al 10 per cento tra senatori e deputati. Dunque, circa novanta nomi che il leader nazionale del Pd indicherà e si trascinerà in caso di vittoria. E, al di là, dei soliti noti che hanno superato regolamenti, deroghe, anzianità e tutto quello che durante una legislatura solitamente si afferma, qualche nome sarà espressione anche dei territori. E naturalmente anche del salernitano. Così qui il primo comitato si è già messo in moto. Quello pro Michele Buonomo, attuale presidente regionale di Legambiente, fino a ieri indicato anche quale possibile candidato sindaco al Comune di Pontecagnano Faiano.
Ebbene, ora Buonomo punterebbe direttamente ad un incarico nazionale ed il suo comitato da ieri è già in moto per raccogliere adesioni e sostegno da parte dei simpatizzanti. D’altronde vorrebbe seguire la strada già intrapresa dal presidente nazionale di Legambiente, Ermete Realacci che in Parlamento ci è entrato proprio grazie al Partito democratico.
«E’ ora di cambiare», dice il suo comitato che invita: «Con Michele Buonomo candidiamo uomini che hanno dato prova di saper lavorare per il bene comune. Da sempre impegnato in battaglie di alto valore ambientale, etico e sociale, Michele Buonomo è stato indicato dalla collettività quale perfetta espressione della società civile».
Ma naturalmente Buonomo non è il solo che guarda ora, con occhi spalancati, al listino Pd. Tra l’altro sono in tanti che ora restano in silenzio nonostante le perplessità sulla lista composta dalla segreteria provinciale, in attesa di un ripescaggio. Tra questi non si esclude che un pensierino, o qualcosa in più, sia stato fatto anche da Guglielmo Vaccaro, fondamentalmente unico deputato uscente salernitano non ricandidato. Vaccaro è espressione dell’area Letta del Pd ed al momento si troverebbe fuori dai giochi. Anche la sua candidatura nella circoscrizione Campania 1 (Napoli insomma) è sfumata.
E chissà se non sperano in un ripescaggio anche i renziani, completamente esclusi dalla competizione delle primarie. Anche il silenzio del sindaco di Firenze Matteo Renzi può nascondere eventuali accordi nazionali. Dunque nel listino bloccato non è escluso che poi uno dei renziani salernitani (tra Russomando e Pisani) possa trovare spazio. Così come Mimmo Volpe, amareggiato per l’esclusione dell’ultima ora dalla lista salernitana.
Intanto la campagna elettorale per i candidati in competizione è già in corso. D’altronde mancano pochi giorni prima delle apertura dei seggi nelle sedi provinciali del Partito democratico.
«La coerenza politica, il rispetto delle istituzioni e la consapevolezza che in questo momento storico il nostro paese ha bisogno dell’impegno assiduo e forte di ognuno di noi – ha detto Francesco Bottoni, già sindaco di Scafati, oggi in corsa per il Parlamento – mi hanno spinto a raccogliere l’invito del partito e a dare il mio contributo personale e politico al Pd. Se sarò scelto a rappresentare la mia terra alle prossime elezioni Politiche preparerò un programma partecipato, con la collaborazione dei cittadini, delle istanze da portare in Parlamento. Solo così si può costruire una politica che parta dal basso. Sarò portavoce dei problemi e delle istanze della gente comune. Secondo me è questo il vero ruolo che un parlamentare della Repubblica deve avere».
Prepara il suo programma anche Andrea Reale, sindaco di Minori che scende in campo per «rilanciare la Costa d’Amalfi e per far valere le sue capacità e le sue risorse». «L’occasione di una candidatura unitaria alle prossime elezioni, ha dunque il senso dell’attribuzione al territorio costiero di una voce unica e forte, per affermare l’idea di un comprensorio deciso a crescere, a far valere le sue capacità e le sue risorse, a tutelare le sue ricchezze naturali e civili, nel segno di uno sviluppo esteso alla sfera dei bisogni e dei beni anche immateriali».