Pd: scoppia il caso Consalvo - Le Cronache
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Pd: scoppia il caso Consalvo

EBOLI. Nemmeno il tempo di avviare il “dialogo” per la riunificazione del centrosinistra, che già arriva una nuova “grana”. Anzi, arrivano nuove divisioni, che sono solo il frutto di antiche ruggini. Divisioni non solo nella sinistra dello schieramento, ma anche all’interno del PD. E si tratta di divisioni che viaggiano sul filo delle posizioni in vista delle primarie. Presto detto. Il Partito Democratico ad Eboli, nei suoi quadri dirigenziali, ma soprattutto per quanto riguarda il gruppo consiliare, sarebbe sostanzialmente schierato sulle posizioni di Pierluigi Bersani. Piccole frange, invece, starebbero garantendo l’appoggio a Renzi. Tra questi, anche l’amministratorie unico della società comunale Eboli Patrimonio, che ha preso una posizione decisa e pubblica in favore del sindaco di Firenze. Una posizione in contrapposizione con il gruppo consiliare, all’interno del quale, sembra, qualcuno abbia sollevato il problema. Detta in soldoni, c’è chi starebbe mettendo in dubbio la legittimazione di Consalvo, ex assessore della Giunta Melchionda, di potere rappresentare il Partito Democratico ebolitano all’interno di una società comunale come Eboli Patrimonio. Un bel grattacapo per il sindaco, Martino Melchionda, che nel centrosinistra viene visto come l’uomo del dialogo, proprio in vista della riunificazone dell’area. La querelle Consalvo, in ogni caso, avrebbe fatto rientrare un’altra grana che qualche giorno fa sembrava sul punto di scoppiare. Si tratta del tentativo di avvicendare Vincenzo Rotondo alla guida del gruppo consiliare. Per qualche giorno si erano fatti i nomi di due consiglieri comunali del Pd, cioè Roberto Palladino e Mauro Del Masto. Ora la questione sembra rientrata, Rotondo rimane al suo posto. Ma la vicenda primarie mina la stabilità anche a sinistra. Tra Fabbrica di Nichi e Sinistra Ecologia e Libertà non se le sono mandate a dire. Soprattutto, è stata fabbrica di Nichi a stigmatizzare pesantemente l’atteggiamento di SEL, i cui dirigenti, secondo quanto dichiarato dai responsabili dell’organismo vendoliano di Eboli, avrebbero perso di vista i problemi reali della comunità e la necessità di creare un supporto di consensi a Vendola, preferendo incontri sulla vicenda degli impianti di biomasse. Insomma, da sinistra brutte notizie per il tentativo unitario di Melchionda.