di Andrea Pellegrino
Si va avanti nella trattativa tra Movimento 5 Stelle e Partito democratico. Il gruppo regionale dei Cinque Stelle pare che si sia affidato al consigliere Malerba come ambasciatore con gli ambienti romani ed in particolare con il ministro (campano) allo sport Vincenzo Spadafora. Una partita delicata considerato il veto sulla ricandidatura di Vincenzo De Luca. Un punto (al momento) non negoziabile per la costruzione della mega coalizione da contrapporre al centrodestra, sulla carta vincente, secondo i sondaggi. Il nome in campo resta quello del ministro all’ambiente Sergio Costa. Un ministro, insomma, del governo Conte nel quale coabitano Movimento 5 Stelle, Pd, Leu e renziani. Su Costa in Campania ci sarebbe già il via libera di Luigi de Magistris, così come di Leu che, nel caso di vittoria, potrebbe ambire alla successione al Ministero dell’ambiente. Le resistenze del Pd – soprattutto in Campania – sono su Vincenzo De Luca, seppur il partito non sarebbe completamente coeso sul nome del governatore uscente. Qualche crepa, soprattutto romana, ci sarebbe. La «buonuscita» per De Luca vedrebbe una ipotesi governativa, con l’offerta (ma attualmente scartata dall’interessato) del Ministero del Sud e la presidenza di Fincantieri mentre si aprirebbero anche spiragli per un posto all’interno della famiglia della Sam, la società autostrade meridionali, dove attualmente occupa la poltrona di vicepresidente Cirino Pomicino. Domenica i Cinque Stelle si riuniranno a Napoli per fare un punto della situazione ma la dirigenza conta di chiudere un accordo, in un senso o nell’altro entro una settimana, in modo da far partire la campagna elettorale. Ieri mattina anche il senatore salernitano Andrea Cioffi ha confermato le trattative in corso: «Con il Pd l’accordo è fattibile ma senza Vincenzo De Luca e senza le figure che hanno governato la Campania negli ultimi dieci anni. Noi – prosegue – ci siamo sempre opposti ad un modo di fare e di essere che tende a garantire interessi precostituiti».