di Andrea Pellegrino
Fuori i “Giovani turchi” (cozzoliniani e bassoliniani) e fuori i deluchiani. In stand by la componente che fa riferimento al sottosegretario Umberto del Basso de Caro che aveva proposto l’avvocato salernitano Federico Conte. Assunta Tartaglione vara la sua nuova segreteria, dopo l’azzeramento seguito alla bufera giudiziaria e politica regionale che ha coinvolto l’ormai ex capo dell’organizzazione democrat Nello Mastursi. I rinforzi arrivano direttamente da Roma. Ieri mattina dopo un vertice capitolino, la segreteria regionale ha dato il via libera alla nuova composizione dell’organismo dirigente, nonostante i contrasti ancora forti con alcune componenti del partito. Tra cui i Giovani Turchi che a livello nazionale fanno riferimento al ministro Andrea Orlando e al presidente nazionale del Pd Matteo Orfini. Nessuno spazio di manovra per i deluchiani, nonostante la proposta di Nicola Landolfi come sintesi istituzionale e territoriale, rispetto alla corrente che fa riferimento al governatore della Campania. Da Roma c’è il marchio Renzi che cala direttamente Gennaro Migliore e Pina Picierno, due esponenti di spicco del Nazareno, già in predicato di essere candidati alla presidenza della Regione Campania, prima del braccio di ferro sulle primarie. Migliore – che ieri ha preferito «non parlare» e che «attende ora la convocazione da parte della segretaria Tartaglione» – punterebbe dritto anche verso una possibile candidatura a sindaco di Napoli. Tra l’altro, Migliore era stato già indicato da Matteo Renzi del gruppo romano democrat «d’emergenza» guidato da Matteo Orfini dopo lo scandalo di Mafia Capitale. Sarà lui ora che in Campani dovrebbe occuparsi dell’organizzazione del partito, ossia prendere il posto del dimissionario Mastursi. In segreteria regionale entrano, poi, Teresa Armato (che abbandona l’ipotesi Amabile), il deputato Leonardo Impegno (l’unico al momento più morbido rispetto alle posizioni di Vincenzo De Luca) e i consiglieri regionali Lello Topo e Gianluca Daniele. Fuori anche la componente che fa riferimento a Gianni Pittella che aveva indicato il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia. Attorno alla segreteria ruoteranno inoltre il capogruppo Pd in Consiglio regionale Mario Casillo, il presidente del partito Stefano Graziano ed un rappresentante dell’esecutivo regionale, individuato nel vicepresidente della giunta regionale, Fulvio Bonavitacola.
«E’ un importante passo in avanti per poter affrontare con autorevolezza e coesione le prossime sfide per il bene della Campania», il commento che arriva in serata dal segretario regionale del Pd Assunta Tartaglione.
«Abbiamo scelto di restare fuori e di non partecipare alla nuova segreteria regionale, perché rispetto alle preoccupazioni che avevamo espresso, sulla necessità di un cambio di marcia del Pd campano, la soluzione messa in campo ci appare inadeguata». Questo l’annuncio di “Rifare l’Italia Campania” (area Giovani Turchi), in un comunicato firmato dalla coordinatrice regionale Valeria Valente. «Abbiamo sottolineato con forza, in questi ultimi giorni, la necessità che il Pd riconquistasse un profilo autonomo e autorevole, in grado di esprimere un progetto politico chiaro e comprensibile per i cittadini campani, ricostruendo quella connessione sentimentale con il nostro elettorato, che si è evidentemente interrotta da un po’ di tempo – continua – La risposta a queste istanze, è stata la composizione di una segreteria che non soltanto esprime la stessa leadership, ma è soprattutto costruita con le stesse logiche che ci hanno portato sin qui, ovvero un accordo tutto interno al Pd, tra le sue diverse correnti. Un accordo dunque al ribasso, non in grado a nostro avviso di rispondere all’esigenza di un vero rilancio dell’azione politica del partito. Avevamo chiesto che a farsi da garanti di un reale cambio di passo, fossero i vertici nazionali del Pd, affiancando questo nuovo percorso. In assenza di un impegno in questo senso, abbiamo scelto di non prendere parte alla segreteria. Crediamo sia un errore continuare a non occuparsi delle questioni territoriali e a non investire nella costruzione di un partito che sia realmente radicato a livello locale. Perciò, facendo gli auguri di buon lavoro alla nuova segreteria, continueremo a lavorare all’interno del Pd, per far sì che il partito imbocchi finalmente la giusta direzione».