La direzione del Pd ha approvato il regolamento delle primarie per le candidature in Parlamento. Le norme prevedono che “il 90%” delle cadidature venga scelto con le primarie, riservando dunque una quota del 10% all’indicazione diretta del vertice del partito. Fuori dal computo anche i capilista, che verranno concordati dal vertice del partito con gli organi territoriali. Potrà votare chi si dichiara elettore del Pd. Non potranno candidarsi coloro che ricoprono la carica di europarlamentare, presidente di regione e provincia, sindaco di città con più di 5.000 abitanti, consiglieri regionali in carica e assessori, a meno che non ottengano una deroga. I parlamentari uscenti non dovranno presentare firme per candidarsi alle primarie, mentre gli altri dovranno raccogliere sottoscrizioni pari a un quarto degli iscritti a livello provinciale.
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