di Andrea Pellegrino
Resta ancora scoperta la casella lasciata libera da Franco Alfieri nella lista del Partito democratico. A poco meno di due giorni dalla presentazione delle liste per le Regionali, regna ancora il caos nelle varie formazioni. Entro oggi si dovrebbero firmare le candidature, poi la lista dovrà passare al vaglio della segreteria regionale Assunta Tartaglione e della sua segreteria che, tra l’altro, dovrà valutare un altro caso, quello del sindaco Paolo Russomando, che quest’oggi in Consiglio comunale a Giffoni Valle Piana si farà dichiarare decaduto. Ma da Napoli fanno sapere che attendono le dimissioni del primo cittadino. O meglio lo scioglimento completo del Consiglio comunale che a questo punto potrà arrivare solo con le dimissioni in blocco della maggioranza consiliare. Ma la partita non si chiuderà prima di venerdì, ossia quando la lista provinciale del Pd salernitano giungerà sul tavolo regionale. A Salerno il fuoco amico è puntato anche su Silvia Pisapia, la candidata voluta da Simone Valiante, il deputato salernitano in prima linea a favore dell’esclusione di Franco Alfieri. Ebbene, da via Manzo avrebbero eccepito la candidatura a sindaco di Pisapia nel suo comune, Casal Velino che sarebbe «superiore (seppur di poco) ai 5.000 abitanti». Insomma andrebbe a scontrarsi con quanto dettato dalla recente norma elettorale approvata dalla maggioranza Caldoro. Al momento, cosa certa è che almeno un nome nuovo il Pd dovrà tirarlo fuori prima di venerdì. Ma le sorprese, viste le premesse, potrebbero non finire. Quanto al sostituto di Alfieri, a quanto pare Nello Fiore avrebbe declinato l’invito di ripescaggio. L’ex assessore comunale vorrebbe restare in Campania Libera. Così il pressing ora sarebbe su Luca Cascone, seppur l’attuale assessore comunale alla mobilità abbia già stampato manifesti e materiale elettorale con il simbolo della civica “Campania Libera”. D’altronde con Cascone traslocato nella lista democrat ci sarebbero due assessori della giunta dell’ex sindaco De Luca con una immaginabile difficile convivenza in termini elettorali. Tra l’altro c’è chi invoca il principio della territorialità: fatto fuori Alfieri di Agropoli, il Pd a sud di Salerno invocherebbe un esponente che non sia di Salerno città. Insomma un rebus complicato. E non solo per la sola lista del Pd. Infatti da completare ci sono anche le civiche “Campania Libera” e “De Luca presidente”. E mentre circolano in lungo ed in largo per la provincia i moduli per la presentazione delle liste, al comitato “Mai più ultimi” di piazza Amendola, Nello Mastursi e Ciccio D’Acunto stanno cercando di riempire le caselle vuote. Con un occhio ancora rivolto ai moderati.