Il dottor Giuseppe Caturano è stato medico competente del comune di Salerno dal 2013 al 2016. Sulla vicenda dei vigili urbani abbiamo chiesto dei chiarimenti. Lei che ha effettuato la sorveglianza sanitaria ai dipendenti del comune di Salerno ed in particolare ai vigili urbani., cosa ne pensa dell’attuale questione di conteziosi, diffide e quant’altro! “Le posso solo dire che è stato sollevato solo un grosso polverone mediatico, lesivo della dignità e della privacy di soggetti che quotidianamente svolgono il proprio lavoro in modo ineccepibile”. Si riferisce in modo particolare ai vigili urbani? “I Vigili urbani insieme ad altre poche categorie quali tassisti, benzinai ecc., a differenza di altre soggetti, sono esposti a una perdita di circa 8 anni di aspettativa di vita- Infatti come è stato pure dichiarato da un famoso cattedratico, noto per precedenti studi e ricerche in materia, dopo 10 anni di lavoro in strada, il deficit respiratorio medio negli uomini della polizia municipale è pari al 35 per cento; le allergie gravano sulla salute nella misura del 30 per cento. Quando viene detto a bambini e anziani di stare a casa per il pericolo inquinamento, in strada a controllare il traffico e a respirare lo smog restano i vigili urbani. Per loro non esiste alcuna tutela o riconoscimento di malattie professionali”. Visite di verifica che i vigili dovranno effettuare, lei cosa ne pensa? “In una precedente intervista ho chiarito la questione. L’invito a visita medica presso la commissione di verifica (e spero che sia gratuita altrimenti si aprirebbe anche la questione del danno erariale denunciabile alla Corte dei conti) e’ solo una perdita di tempo con conseguenze di conteziosi che non faranno altro che distrarre gli operati della polizia municipale dal gravoso compito lavorativo e lesivo come gia’ detto della loro dignita’ e privasy. E poi vorrei anche sottolineare che i certificati medici da me rilasciati, i quali non sono stati contestati come per legge nei trenta giorni successivi,nascono da una visita medica con integrazione di accertamenti clinico-strumentali e di laboratorio. e mi chiedo ”la commissione di verifica effettuera’ anche gli accertamenti per il rilascio della certificazione dello stato di salute del lavoratore!”. Cosa vuole dire. “Voglio dire che se il comune voleva riorganizzare il settore, capire quali potessero essere le problematiche sanitarie e procedere quindi a variazioni di attivita’ bastava prendere in considerazioni la mia attivita’ svolta nei tre anni e riorganizzare”. E’ legittimo l’invio a visita di verifica? “Assolutamente no. Come gia’ dichiarato ,le aziende, e quindi il comune, che hanno l’obbligo della sorveglianza sanitaria con nomina del medico competente non possono inviare a visita di verifica ma possono solo ricorrere all’organo territorialmente competente (asl) nei trenta giorni del rilascio del certificato del medico competente. E poi esiste il vincolo del d.lgs 81/08, che all’art. 25 e all’art. 41, impone che le visite mediche e tutti gli accertamenti biologici, nonche’ le indagini diagnostiche, siano mirate al rischio…”. La commissione di verfica non potra’ mai esprimere un giudizio d’idoneita’ corretto per il semplice fatto che non conosce il documento di valutazione rischio redatto dal datore di lavoro, documento in cui i rischi oltre che essere individuati, vengono principalmente valutati dal punto di vista quantitativo e solo questa valutazione, effettuata con rigorismo scientifico, permette al medico competente di esprimere un giudizio d’idoneita’ senza incorrere in errori valutativi per eccesso o per difetto, con ripercussioni di danno economico per il dipendente e per l’azienda e di danno alla salute del lavoratore”. Pensa che qualcuno abbia messo in discussione il suo operato! “Messo in discussione da chi!! …da personaggi che non conoscono la materia,le leggi e che purtroppo sono titolari di ruoli direngenziali !!!!”. E’ amareggiato? “Assolutamente no ma sono solo deluso perche’ ho effettuato la sorveglianza sanitaria in modo inpeccabile ereditando situazioni disartrose ed avendo messo purtroppo le mie conoscenze e la mia professionalita’ in materia al servizio del comune. Credo che a loro interessi poco tutetale la salute dei propri dipendenti”. Lei è anche medico competente del Tar regione campania, Universita’ di Fisciano (a.di.su),a zienda soggiorno e turismo,ente provinciale del turismo, carcere di Lauro ed altre 50 aziende non pubbliche, pensa che tutto questo abbia potuto determinare un calo di immagine? “Poteva,ma chi ha letto mi ha invitato a querelare e le posso dire che stavo maturando questa ipotesi che poi ho abbandonato.vedremo in seguito. E poi lei ha citato queste aziende pubbliche dove svolgo l’attivita’ di sorveglianza e sanitaria e le posso dire che il mio operato è stato sempre lo stesso e mai e poi mai e’ stato sollevato il problema delle verifiche”. Vi erano gli estremi di una querela? “Assolutamente si”.
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