Parco: si insedia il consiglio direttivo - Le Cronache
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Parco: si insedia il consiglio direttivo

Parco: si insedia il consiglio direttivo

Costabile Spinelli, in quota Forza Italia e già sindaco di Castellabate, Luisa Maiuri, Fratelli d’Italia e sua vice nonché prima cittadina facente funzioni, Elena Anna Gerardo, Lega e sindaco di Alfano, Rosario Carione, nome dell’ex presidente Tommaso Pellegrino, Francesco Bellomo, di Fratelli d’Italia anch’egli, Domenico D’Amato, Partito Democratico e sindaco di Petina, Carmelo Stanziola, PD e già sindaco di Centola, e la giovane Chiara Ianni in rappresentanza delle associazioni ambientaliste nonché esponente del partito di Giorgia Meloni. È questo il nuovo consiglio direttivo del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni che si è insediato ieri sera presso la sede dell’ente a Palazzo Mainenti a Vallo della Lucania.

All’unanimità è stato nominato vicepresidente Carmelo Stanziola, mentre nella giunta del Parco, che viene introdotta nella gestione del presidente Giuseppe Coccorullo, vengono eletti Bellomo e il primo cittadino Gerardo. «Adesso possiamo lavorare tutti insieme – dice il neo eletto vicepresidente – siamo rappresentanti di vari schieramenti politici, ma adesso dobbiamo metterli da parte e lavorare all’obiettivo di comune di superare i problemi che attanagliano i nostri territori e risolverli. Negli ultimi mesi, nonostante la vacatio del direttivo, qualcosa è stato fatto e dobbiamo continuare nel solco già segnato dal presidente Coccorullo».

Soddisfatto anche il presidente: «Entrano nel consiglio personaggi di spicco della politica cilentana – le sue parole – ci sono sindaci ed ex sindaci, amministratori di lunga data ma anche giovani, come la rappresentante delle associazioni Chiara Ianni e ma sono certo che ognuno saprà dare il proprio prezioso contributo per raggiungere gli obiettivi prefissati e guardare al domani ed al futuro con maggiore ottimismo. Abbiamo trascorso un periodo difficiline ma stiamo risalendo la china e da soli non andiamo da nessuna parte – aggiunge – è necessario dunque un lavoro comune per fare il meglio delle nostre possibilità».