Parco: asse Pd - FdI per il direttivo - Le Cronache
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Parco: asse Pd – FdI per il direttivo

Parco: asse Pd – FdI per il direttivo

Mancano pochi giorni all’importante riunione che si terrà presso il Centro Studi e Ricerche della Biodiversità del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Il dieci di novembre, alle 8.00 in prima seduta e alle 9.00 in seconda, la Comunità del Parco è chiamata per discutere di vari punti. Oltre all’approvazione dei verbali della seduta precedente, alle comunicazioni del presidente Giuseppe Coccorullo e alla costituzione dei gruppi della Comunità del Parco, si terranno le elezioni del consiglio direttivo e del presidente e del vicepresidente della Comunità. Si rincorrono i nomi e alcuni di loro sono più forti di altri, ma tutti conosciuti nel panorama politico territoriale. A saltare all’occhio è una parvenza di alleanza o di asse tra due realtà politiche che ultimamente non se le stanno mandando di certo a dire. Pare, infatti, che Fratelli d’Italia e Partito Democratico abbiano trovato la quadra per avere i giusti rappresentanti sulle giuste poltrone. Torna l’inossidabile Valentino Di Brizzi, imprenditore del Vallo di Diano che potrebbe entrare propria in quota della compagine del presidente Giorgia Meloni. I dem, invece, potrebbero prendere tre rappresentanti tra cui il sindaco di Petina Mimmo D’Amato, la dirigente Nicoletta Serra di Laureana Cilento, per lei una lunga presenza nel Gal Cilento Regeneratio e in odore di candidatura per le prossime amministrative nel suo paese, Carmelo Stanziola, che dunque lascia la Provincia, e Stefano Pisani, sindaco di Pollica e successore di Angelo Vassallo alla guida del centro marittimo. Per quest’ultimo si aprirebbero le porte dell’ufficio di presidenza della Comunità. Stanziola lascia quindi Palazzo Sant’Agostino per sedersi al fianco di Coccorullo come suo vice. Operazione che lascerebbe spazio a Vincenzo Speranza, sindaco di Laurito e presidente della Comunità Montana Bussento Lambro Mingardo, per le prossime provinciali nello spazio lasciato vuoto all’interno della lista del Partito Democratico. Sempre all’interno della realtà guidata da Elly Schlein, il sindaco di Petina potrebbe essere la quota che si rifà a Nello Mastursi e Nicoletta Serra invece a quella che farebbe riferimento a Franco Alfieri, personaggio politico alle prese con le grane di Agropoli al rivoto nel mese di dicembre dopo la decisione del Tar, con il rinnovo del consiglio provinciale e con una difficile campagna elettorale in quel di Capaccio Paestum a giugno.

Nomine ministeriali

Ai nomi finora detti se ne devono aggiungere altri tre che saranno frutto di nomine che arrivano dai palazzi romani. Il sindaco di Alfano Anna Elena Gerardo potrebbe essere il nome fatto dall Lega. Su Luisa Maiuri, vicesindaco e sindaco facente funzioni di Castellabate potrebbe essere il rappresentante di Fratelli d’Italia. Lei era uno dei tre nomi che il ministro dell’ambiente Gilberto Pichetto Fratin aveva inserito nella terna inseme all’attuale presidente e Marcello Feola, commissario per qualche giorno ad inizio anno prima dell’intervento a gamba tesa del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Sempre dal centro di Benvenuti al Sud, potrebbe arrivare il terno nome. Forza Italia, infatti, potrebbe puntare sul già primo cittadino Costabile Spinelli. Al momento è co-coordinatore del partito in provincia e molto bene sta facendo nel Cilento reclutando giovani e costruendo il partito, gestendo in particolare la difficile situazione agropolese. Insomma, il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, che va a definirsi dopo la nomina del presidente, dall’essere piano dello scontro politico, diventa un momento per mettere in atto alcune alleanze più o meno chiare. Se le cose dovesse andare così come scritto, diverrebbe chiaro l’asse Pd – FdI, partiti che litigano su tutto ma che su alcuni aspetti riescono a collaborare da buoni amici.

E il passato?

Gli altri organi istituzionali, invece, cosa fanno? Sempre vagando tra le ipotesi, l’ex presidente Tommaso Pellegrino, ed attualmente consigliere regionale, potrebbe essere pronto a dire la sua, seppur senza tornare in sella o tornare ad essere protagonista della scena politica. In ogni caso, pare evidente che le prossime provinciali, ancora elezioni di secondo livello, passino proprio dal dieci di novembre e da quella riunione in cui verranno designati gli organi direttivi. Lo scacchiere è pronto a muoversi e tra nuovi ingressi, premi di maggioranza (Agropoli docet, ndr), premi di consolazione e accordi più o meno palesi, si prepara il campo per le prossime ed importanti scadenze elettorali non soltanto locali.