Alla vigilia del Premio Arte in Danza, Enzo Paolo Turchi parla con l’entusiasmo di chi torna a casa. «Sono molto contento di ritornare in Campania, che sento mia. La sua bellezza, i suoi luoghi, mi mancano moltissimo». Il coreografo napoletano sarà questa sera al Teatro Siani di Cava de’ Tirreni per ricevere un riconoscimento alla carriera, ospite d’onore della decima edizione del Premio. A fare da controcanto all’intervista, il suo cane Macchia, che reclama attenzione e strappa un sorriso al maestro. «Zitto, stiamo parlando di danza», gli dice con dolcezza. Un gesto che riassume tutta la sua indole: la calma di chi ha vissuto palcoscenici infiniti e continua a guardare all’arte con lo sguardo pulito di un ragazzo. «Ringrazio chi mi ha invitato a questa manifestazione bellissima. Dopo tanto tempo rivedrò tanti amici». Turchi parla con la passione di chi non ha mai smesso di credere nell’arte come linguaggio universale. «La danza è l’emozione che trasmetti, non il passo. Non ho mai fatto fatica a trasmettere la mia esperienza, è la mia missione. Certo, non ballo più, ho i miei acciacchi, ma l’insegnamento è un’altra cosa: quello si può fare sempre». Osserva con attenzione i tempi moderni, senza nostalgia ma con lucidità. «Oggi la danza è cambiata. Vanno i TikTok da quindici secondi. E poi non c’è più quella distinzione fondamentale tra danza e ballo. Io, per esempio, non ho mai abbandonato la danza classica per il moderno: il ballo è un’altra cosa. L’ignoranza su questo fronte ha fatto molto comodo». Da sempre è legato alla famiglia Angelini, cuore pulsante del Premio e istituzione della danza napoletana. «Arnaldo è un amico di vecchia data, una fucina di talenti. Stefano me lo ricordo bambino. Questa famiglia ha sempre vissuto la danza non per diventare ballerini, ma per l’insegnamento. Li stimo molto, da sempre. Pina è una mia cara amica: festeggiammo insieme un suo compleanno, c’era anche Carmen, ci divertimmo molto. È forse il mio legame più forte con Salerno. La città la conosco, ma quando la penso il primo pensiero va alle persone amiche, non ai luoghi». E a proposito di famiglia, Turchi sorride quando si parla della figlia Maria, 13 anni, che ha scelto una strada diversa. «Quando qualcuno dà per scontato che farà la ballerina si innervosisce, le dà fastidio. Lei fa calcio. Ora gioca ancora con i maschi, ma dall’anno prossimo, se continuerà, passerà a una squadra tutta femminile. Se cambiasse idea sarebbe tardi: alla sua età è tardi per la danza». Erede di Enzo Paolo o di Carmen? Il maestro scuote la testa. «Non devono esistere. Artisticamente forse ci saranno eredi, ma non c’è livello né paragone. L’arte non è un lavoro». Intanto cresce l’attesa per la serata di gala che accenderà il Teatro Siani. L’appuntamento è alle 19, con esibizioni di alto livello, ospiti prestigiosi e momenti di celebrazione dei percorsi artistici che hanno segnato un decennio di successi. Gli ideatori e direttori artistici Pina Testa e Stefano Angelini sottolineano come questa edizione rappresenti «un traguardo e un nuovo inizio». «Per dieci anni abbiamo coltivato con dedizione il seme della danza nel territorio; oggi lo vogliamo far germogliare in un teatro che rappresenta un simbolo di rinascita e speranza. Al Teatro Siani vogliamo accogliere una platea che ha fame di bellezza e offrire uno spettacolo che rispecchi il livello, la varietà e l’ambizione del progetto», affermano. Sul palco si alterneranno le performance delle scuole ospiti, provenienti da diverse regioni italiane: Artedanza di Fortunato D’Angelo e Susy Contino (Napoli); Boscoreale Danza di Marianna Sorrentino (Boscoreale); Centro Studi Non Solo Danza di Rossana Esposito (San Giorgio a Cremano); Chorós Meraki di Stefania Fuschini e Enza D’Auria (Capezzano); Dansheart di Mariangela Castelluccio (Calvizzano, NA); Dream Dance di Olga Sansone (Salerno); Ginger’s Art di Sharon Sessa (Pontecagnano); Harmony di Stefano Angelini (Napoli); Infinity Dance Studio di Carmen Bucciarelli (Cava de’ Tirreni); New Ballet di Maria Rosaria Bacco (Pontecagnano); Obiettivo Danza di Stefano Angelini (Cava de’ Tirreni); Professional Ballet di Fortuna Capasso (Salerno); Professional Ballet di Pina Testa (Salerno); Reb Performing Ballet diretta da Anna Caliendo (Pompei); Reve Centro Danza di Antonella e Mariarosaria Pietropaolo (Napoli); Scuola di Danza di Loredana De Filippo (Siano). Il Teatro Siani, moderno e accogliente, sarà così il palcoscenico ideale per una serata in cui talento, memoria e innovazione si incontrano in un’unica, grande celebrazione della danza.





