Pina Ferro
Preparavano il pane da mettere in vendita in condizioni igienico sanitarie non idonee. Chiusa ad horas l’attività e sequestrati numerosi prodotti alimentari privi di tracciabilità. Il blitz in diverese attività commerciali della città di Salerno e provincia. Ad entrare in azione sono stati i carabinieri del Nucleo Antisofisticazione di Salerno agli ordini del maggiore Vincenzo Ferrara. L’attività posta in essere ieri dai militari, rientra nella serie di controlli finalizzati al contrasto della commercializzazione di prodotti alimentari non tracciati, potenzialmente nocivi per il consumatore. L’attivià di prevenzione ha riguardato anche la commercializzazione fraudolenta di fertilizzanti impiegati in agricoltura.Nella zona orientare di Salerno, nel quartiere Pastena, a seguito di una verifica svolta in collaborazione con il persinale dell’Azienda Sanitaria locale presso unpanificio ed una rivendita di frutta, sono stati sequestrati 200 kg di prodotti ortofrutticoli e prodotti da forno non tracciati. L’attività di panificio ispezionato è stato chiuso “ad horas” a causa delle notevoli criticià igienico sanitarie e strutturali rilevate negli ambienti utilizzati per la produzione e vendita del bene di prima necessità. Nel dettaglio. presso il panificio gli uomini del maggiore Ferrara hanno sequestrato 100 chilogrammi di prodotti da forno dolci e salati, prodotto carnei e lattiero caseari privi di tracciabilità. Sequestrati anche 100 chilogrammi di prodotti ortofrutticoli che non avevano le necessarie etichette per sisalire alla filiera presenti in un ortofrutta sempre nella zona orientale della città. I controlli hanno riguardato anche il territorio di Casaletto Spartano dove in collaborazione con il personale dell’Ispettorato Centrale qualità e Repressione Frodi nei prodotti Agroalimentari di Salerno, dopo una verifica presso una rivendita di fertilizzanti impiegati in agricoltura, sono state sequestrate 60 tonnellate di concime, commercializzato e confezionato in modo fraudolento, con indicazioni ingannevoli circa l’origine e le aziende produttrici, tra l’altro non censite nel Sian (Sistema Informativo Agricolo Nazionale). Nel corso dei controlli sono state contestate sanzioni amministrative per un importo di oltre 10.000 euro. Il valore dei provvedimenti ammonta a circa 700.000,00 euro