di Monica De Santis
Si sono ritrovati alle 14 di ieri davanti allo stadio Arechi, con le loro macchine, furgoncini e furgoni, i panificatori, ristoratori, pizzaioli, macellai ed artigiani di Salerno. Si sono ritrovati per un corteo, giunto alle ore 16 in piazza Amendola, con alla testa un furgone listato a lutto con tanto di corona con appese le bollette di luce, gas ed acqua. Una protesta silenziosa e pacifica, iniziata lunedì con lo spegnimento delle luci e l’accensione delle candele e proseguita oggi, con la manifestazione che si è conclusa con l’incontro con il Prefetto di Salerno Russo, al quale hanno partecipato un delegato per ogni categoria. Erano circa 60 i titolari di piccole e medie imprese di Salerno e qualcuno anche della provincia, che hanno aderito all’iniziativa. Una manifestazione per dire no ai rincari non solo delle bollette ma anche delle materie prima. Una manifestazione per chiedere soprattutto, al Prefetto, un aiuto affinchè qualcuno da Roma si renda davvero conto che tra poco saranno in molti a dover chiudere l’attività perchè non più in grado di pagare le spese, proprio come racconta il signor Massimo Landi, titolare di un panificio in via Ruggi a Torrione… “Tutto è aumentato più del 100%. E al momento ho dovuto fare un piccolo ritocco ai prezzi, ma non è bastato. Però non possiamo aumentarlo di più altrimenti rischiamo di non venderlo”. E lo stesso vale per Carmelina Fortunato, titolare del panificio “Fortunato artigiani del pane dal 1958”… “Il problema che la farina ci è arrivata con un aumento di oltre il doppio. Prima un chilo di farina costava al massimo 50 centesimi, ora un euro. Con questo aumento difficile riuscire a guadagnare qualcosa senza dover aumentare i prezzi. Senza contare che sono aumentati anche latte, uova, burro, tutti alimenti che noi utilizziamo ogni giorno e che ogni giorno vengono comprati da tutte le famiglie”. Anche Ciro Tranchino, titolare del panificio in omonimo in via Duomo, ieri è sceso in piazza per protestare… “I costi sono diventati insostenibili, anche per i clienti che ormai comprano sempre di meno e cercano i prodotti meno cari”. A confermare di tutto questo, Nicola Guariglia, presidente dei panificatori della provincia di Salerno… “C’è un problema sociale. Noi lavoriamo per far mettere alle persone il pane a tavola. E’ da un anno che stiamo subendo rincari, prima con la farina, il lievito ed altri prodotti, ora anche con le bollette. In questo modo ci vogliono vedere chiusi. Ma non hanno capito che così facendo alla fine sarà il popolo a ribellarsi, perchè non si può negare il pane al popolo. Non solo panificatori, ma anche artigiani, come Paolo Petrosino, titolare de “La Botteguccia” in via Duomo… “Abbiamo bisogno che qualcuno sia più presente e che cerchi di capire le nostre esigenze. Ci sentiamo nuovamente abbandonati, nessuno si rende conto a che punto siamo arrivati. Di come sia difficile oggi vivere la quotidianeità”. Giuseppe Faiella, titolare della pasticceria Faiella in via Nizza, rappresenta tutta la categoria dei pasticcieri… “Stiamo mantenendo i prezzi, perchè capiamo le esigenze delle famiglie che sono anche loro in difficoltà, ma non possiamo andare avanti ancora per molto tempo, perchè ad oggi ci stiamo rimettendo e non poco. Basti pensare che i mignon ad esempio con i costi che ci sono bisognerebbe venderli a 30 euro al chilo. Ma a questo prezzo chi li comprerebbe”. Carmine Russo, è il titolare dell’onomina macelleria in via Francesco La Francesca… “Noi rappresentiamo tutta la popolazione e non solo i negozianti. Perchè come subiamo noi gli aumenti li stanno subendo anche i cittadini. Purtroppo si stanno riducendo anche le vendite perchè purtroppo gli stipendi quelli sono. E alla fine a perdere sono tutti”. Matteo Accurso presidente provinciale della Federcarni spiega che… “Nessuno viene risparmiato dagli aumenti. E’ un problema reale ed anche continuativo e non si vede la fine. Purtroppo i costi sono elevatissimi. Nessuno sta capendo che a breve saremo costretti come prima cosa a lincenziare i nostri dipendenti per evitare la chiusura e poi se gli aumenti continueranno, saremo costretti davvero a chiudere i nostri negozi”. A parlare a nome della categoria dei pizzaioli, Marco De Pasquale della pizzeria “Giardino degli Dei”… “Purtroppo non ho molte speranze che la situazione possa evolversi in maniera positiva per noi. Ci stanno uccidendendo lentamente. L’ultima bolletta della luce che mi è arrivata era triplicata rispetto a quella dello scorso anno. Ogni giorno ci sono aumenti nuovi. Ho comprato proprio oggi i pelati e li ho pagati 24 euro, prima solo 8 euro e 50 centesimi la cassa. E’ una vera catastrofe”. Al termine dell’incontro con il prefetto i commercianti e gli artigiani si sono comunque detti soddisfatti. Il Prefetto ha chiesto loro di scrivere una relazione indicando con precisione tutti gli aumenti che hanno avuto negli ultimi tempi, le difficoltà e anche le spese che hanno mensilmente. Questa relazione, ha detto il Prefetto Russo, sarà poi presentato al Governo centrale per far si che si possa trovare una soluzione per evitare la chiusura delle piccole e medie imprese non solo salernitane ma di tutt’Italia.