“Meritocrazia quote rosa=zero” si legge su un manifesto in giro per la città e firmato Paky Memoli, la consigliera comunale eletta e che occuperà un banco in consiglio comunale per la seconda volta. “Non vuole essere una polemica, parte innanzitutto come un ringraziamento per chi mi ha sostenuto, dato che sono stata la donna ad avere più voti”, ha sottolineato la Memoli. “Sono stata la donna più votata e la quarta tra gli eletti in consiglio comunale su 736 candidati con 1625 preferenze. La mancanza di meritocrazia è una delle motivazioni che induce gli elettori a non andare a votare. Continuerò a lavorare con determinazione, come ho sempre fatto, nell’interesse della città”, scrive la Memoli sul manifesto che gira per tutta la città. Lei che da anni si è occupata di pari opportunità e ha messo le donne al di sopra di tutto nel suo lavoro e nei suoi punti programmatici all’interno del consiglio comunale, ha visto togliersi un incarico importante in giunta comunale come l’assessorato alle pari opportuità, assegnato poi a Gaetana Falcone della lista dei Moderati, prima donna tra le non elette in consiglio e quindi secondo la Memoli e chi l’ha votata, “ scelta presa inspiegabilmente”. Dopo essersi riunita con il suo staff e dopo aver incontrato chi l’ha sostenuta alle amministrative, ha constatato i dubbi di querlli che non hanno compreso e condiviso le scelte fatte da Enzo Napoli sulla nuova giunta comunale e ha deciso quindi di dare un segnale forte alla città. “Ho voluto chiarire a tutti quelli che mi hanno sostenuta e che mi hanno chiesto le motivazioni per le quali io non abbia avuto un posto in giunta che non sono io a dover rispondere e soprattutto che non devono comunque perdere fiducia nello strumento elettorale. I cittadini non hanno condiviso questa scelta, soprattutto chi mi ha sostenuta, ma io non ho saputo rispondere e ho inoltrato le loro perplessità e domande al neoeletto sindaco, che si assumerà le responsabilità della decisione. Per anni ho lavorato tanto, soprattutto in direzione “femminile”. Non ho capito comunque se questa è una giunta più tecnica o più politica, se fosse stata tecnica avrebbero dovuto scegliere tutte persone esterne”. Non voleva essere una polemica, ma sicuramente rimane il malcontento di chi per anni si è speso per Salerno e non ha ricevuto la giusta “ricompensa”.
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