Di Marco Visconti
I consiglieri comunali di opposizione Anna Rosa Sessa e Santino Ruggiero prestano attenzione alla recente vicenda che ha avvolto la Fondazione del Carminello ad Arco di Pagani. Stando a quanto detto dai consiglieri, i componenti del consiglio di amministrazione, eccetto Marco Croce, avrebbero modificato lo statuto per assicurarsi un nuovo mandato, costituito da altri 5 anni. Commentano i due consiglieri di opposizione, «modificare lo statuto per rimanere in sella altri 5 anni e sottrarre l’elezione al consiglio comunale, è un atto vergognoso e impensabile, anche per la famigerata prima Repubblica. Siamo davvero allibiti da quanto fatto dal consiglio di amministrazione del Carminello ad arco che, per tutelarsi, a nomine ormai già scadute, ha pensato bene di andare dal notaio e modificare il proprio statuto, come se il Carminello fosse casa propria, come se non fossero mai stati scelti da un organo democraticamente eletto qual è il consenso cittadino. Chiediamo, pertanto, all’amministrazione comunale e all’intero consiglio di attivarsi per evitare questo scempio, dimostrando che alcuni sono attaccati solo alla poltrona e pensano a coltivare i propri orticelli. Il Carminello ad Arco è una struttura che merita di essere in mani serie e non affidata a chi, in questi anni, non è riuscito a programmare interventi di recupero e di sviluppo, ma ha pensato solo a tutelare se stesso. Esprimiamo i nostri complimenti al consigliere Marco Croce, che non ha sottoscritto questo atto di modifica, che è uno schiaffo all’intera città di Pagani». Spiega il dottor Marco Croce, quale membro del consiglio di amministrazione, «il dottor Nello Gaito, quale presidente della Fondazione Carminello ad Arco, ha spinto per modificare lo statuto; io, viceversa, ho provato a convincere un membro del consiglio a non andare alla riunione di mercoledì, però poi ha cambiato idea. Mercoledì i membri del consiglio hanno provveduto a cambiare lo statuto, io sono amareggiato dal punto di vista umano, lo statuto andava modificato per alcuni aspetti, però non si può decidere nell’assemblea dei soci che ci sarà un nuovo organo, al cui interno ci sarebbe come socio il presidente uscente della fondazione». Aggiunge Croce, «prima le nomine venivano effettuate tutte dal consiglio comunale: 4 direttamente dal consiglio comunale; 1 nomina era scelta dal consiglio comunale su suggerimento del vescovo della diocesi Nocera-Sarno; adesso la nomina vescovile viene eliminata, viene inoltre sottratta una nomina al consiglio comunale di maggioranza. Adesso i consiglieri comunali di maggioranza nominano i nuovi eletti provenienti dal consiglio di amministrazione uscente della Fondazione. Io stamattina ho ricevuto una Pec, in cui il dottor Gaito mi convoca martedì con una certa urgenza, di solito le convocazioni sono fatte con un anticipo di 10 giorni. La convocazione verte sulla nomina dei nuovi consiglieri del Carminello ad Arco. Sceglieranno praticamente Napodano e Sorrentino. Lui inoltre parteciperà all’assemblea dei soci. Io sono di un altro parere, le nomine dei membri del consiglio di amministrazione devono essere espresse dal consiglio comunale, questo l’ho sempre detto e ribadito. Su quanto accaduto, il sindaco del Comune di Pagani, Raffaele Maria de Prisco, si è già mosso, ha detto che appena avrà lo statuto, lo valuterà e poi, all’eventualità, lo impugnerà». Conclude, «non si esclude che si possa portare la Fondazione Carminello ad Arco al commissariamento» .