PAGANI. Esce Massimo D’Onofrio ed entra Gino Mongibello. Si dimette da consigliere comunale un indagato in un’inchiesta della Dda di Salerno e subentra in consiglio un ex assessore, sott’indagine per “Mastrolindo”. Lo aveva annunciato nei giorni scorsi, D’Onofrio, su cui pende una decisione di arresto decisa dal tribunale del riesame nell’ambito dell’operazione “Criniera” per i suoi presunti rapporti con il clan “Fezza-D’Auria Petrosino” al quale avrebbe fatto favori in cambio di sostegno elettorale.
«La mia vita politica –ha dichiarato D’Onofrio– è stata caratterizzata negli anni da passione e onestà. Ho iniziato a 16 anni la mia militanza a destra e li sono rimasto in quanto convinto e appassionato sostenitore del pensiero sociale e liberale. Dopo cinque mandati in consiglio comunale ed uno al consiglio provinciale posso definirmi uomo delle istituzioni ed onorato della fiducia di migliaia di elettori che ho sempre cercato di rappresentare al meglio in ogni sede. Oggi, le battaglie politiche e sociali si possono affrontare anche al di fuori del consiglio comunale a dimostrazione che non ricerco potere ma solo il miglioramento del mio territorio. Per scelte politiche e personali mi sono dimesso negli anni passati da presidente del consiglio,assessore provinciale e consigliere comunale. Forse l’unico politico in Italia che ha più volte dimostrato il disinteresse per le poltrone. Oggi mi dimetto con animo tranquillo e con ancora tanta voglia di fare per le nostre comunità. Da uomo delle istituzioni però lo faccio anche in segno di rispetto verso gli inquirenti convinto che al più presto la giustizia come sempre farà trionfare la verità».