di Fabio Setta
PAGANI. Il fischio d’inizio è fissato per le nove di questa mattina. Un orario insolito per chi è abituato e per chi spera di poter continuare a scendere in campo alle15, Sportube permettendo. Ma quella odierna è davvero la sfida della vita, quella del dentro o fuori. Una sfida che la Paganese vuole vincere. Non saranno decisivi i gol di Girardi o le mosse di Sottil. O chissà un colpo di testa di Vinci. Ma fondamentale sarà la difesa, non quella di Moracci, ma quella preparata dall’avvocato tributarista Astolfo Di Amato scelto dal presidente Trapani. In ballo c’è la riammissione alla Lega Pro. Il casus è noto a tutti. il Consiglio federale, con votazione a maggioranza, ha escluso il club, non tanto per l’acclarata presentazione in ritardo di tutta la documentazione utile ai fini dell’iscrizione, ma per il contenzioso con Equitalia. Un cavillo giuridico-tributario, un concetto, quello della temerarietà o meno della lite, su cui si gioca la sfida. L’udienza al Collegio di garanzia dello sport presso il Coni, presieduto da Franco Frattini sarà a sezioni unite con cinque magistrati che saranno chiamati a decidere in merito. Dall’ambiente azzurrostellato filtra in queste ore di vigilia un cauto ottimismo. Anche perché in questa controversia tra Paganese e Figc non ci sono terzi interessati. E poi, fatto che può essere d’ausilio, in Lega pro, tra fallimenti e mancate richieste di ripescaggio, i posti liberi abbondano. Tanto è vero che già si vocifera della possibilità che i tre gironi siano costituiti da diciotto squadre, a differenza delle venti della scorsa stagione. La Paganese ci crede giustamente e ritiene di avere le carte in regola per poter partecipare alla prossima terza serie. In caso di responso negativo, ci sarebbero ulteriori azioni che il club potrebbe intraprendere. La Paganese può continuare la battaglia nelle opportune sedi ricorrendo eventualmente al Tar e in ultima istanza anche al Consiglio di Stato per cercare la riammissione in extremis. I tempi si allungherebbero, però considerate anche le vicende legate al calcioscommesse e alla questione Catania (l’11 agosto ci sarà la prima udienza dopo il deferimento) non si intravede una data certa per l’inizio del campionato. Possibile uno slittamento che potrebbe far comodo al club azzurrostellato. In caso di responso negativo per continuare la battaglia legale, mentre in caso di responso positivo ci sarebbe tutto il tempo per costruire la squadra e arrivare in condizioni almeno accettabili alla prima giornata di campionato. Ma prima bisognerà vincere il match odierno. Ore nove, palla al centro: la Paganese si gioca il futuro.