di Andrea Pellegrino
Trecentocinquantamila euro. E’ questa la somma che il Comune di Salerno ha transato con i proprietari dell’immobile che ha ospitato fino allo scorso febbraio l’ostello Koinè. La giunta ha dato il via libera alle due transazioni per chiudere definitivamente la vicenda: 185mila euro andranno a Vincenzo Memoli, 165mila euro ad Annamaria Mancieri. L’ufficio avvocatura del Comune di Salerno si rivarrà contro la Cooperativa Livingstone che gestiva il centro di accoglienza di via Luigi Guercio.
Secondo la ricostruzione della tormentata e lunga vicenda, nel 2003 il Comune di Salerno stipulò un contratto con la Cooperativa Livingstone per l’attività ricettiva e di accoglienza; nel 2011, sempre il Comune, comunicò ai proprietari il recesso anticipato del contratto. Restituzione che è rimasta impedita, fino a qualche mese fa, per la “resistenza” della cooperativa che ha operato fino ad inizio del 2017 (con lo stesso Comune che si è comunque servito in diverse occasioni del servizio), ossia qualche mese dopo la pronuncia del Tribunale di Salerno che ha condannato il Comune e la Livingstone al rilascio dell’immobile, nonché al pagamento dei canoni non versati dal gennaio 2012 a novembre 2016.
Ora la giunta comunale ha definito le due transazioni, predispondendo la proposta di delibera che ora dovrà approdare in Consiglio comunale.