CAVA DE’ TIRRENI. Non si placano le polemiche sulla questione Ospedale. A seguito della tormentata seduta consiliare di lunedì conclusasi con la sottoscrizione del documento dell’Atto aziendale emesso dall’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi” d’Aragona di Salerno è intervenuto il candidato a sindaco di Città democratica Stefano Cicalese. “Nel Consiglio comunale di lunedì si è avuta nuovamente la conferma del totale appiattimento della politica cavese. La maggioranza e gran parte delle forze della minoranza, hanno sottoscritto un documento che approva l’operato della attuale Amministrazione e ritiene valido l’atto aziendale emesso dal Ruggi d’Aragona. Tale atto porta alla perdita della direzione sanitaria e al depotenziamento di molti reparti. Gli unici che non hanno sottoscritto questo documento sono i consiglieri Bove e Gravagnuolo, che da sempre difendono i cittadini cavesi, portando avanti le idee di Città Democratica, manifestando in maniera forte e chiara di non voler condividere e partecipare alla distruzione dell’ospedale cittadino.Noi da tempo divulghiamo un pensiero chiaro, le scelte che riguardano la nostra città devono rispondere alle esigenze dei cittadini cavesi.Ciò che l’attuale classe politica cavese sta effettuando in questi giorni non risponde a queste esigenze, ma probabilmente, ad interessi che non hanno nulla a vedere con le necessità delle comunità interessate.Non possiamo consentire che questo accada.Uniti-Conclude Cicalese- dobbiamo manifestare il nostro dissenso, uniti dobbiamo chiedere a gran voce che prima di tutto vengano considerati i bisogni della nostra collettività”. L’appello del Candidato a primo cittadino si unisce dunque al grido del leader dell’opposizione Luigi Gravagnuolo e del consigliere di Cava Millennio Enzo Bove che nell’ultimo consiglio avevano messo in evidenza che con grazie al nuovo atto aziendale si è salvato tutt’altro che il diritto alla salute dei cittadini metelliani. Una questione che risulta quindi ancora foriera di forti polemiche e che rende rovente la prossima campagna elettorale. Una situazione che si trascina ormai da diversi mesi, un lasso di tempo nel corso del quale i vari protagonisti della politica metelliana si sono letteralmente schierati l’uno contro l’altro per affermare questa o quella posizione, in appoggio alle linee tenute dalle rispettive segreterie provinciale nell’agone che caratterizza l’humus del confronto democratico tra i vari soggetti. Ora, si registra questo nuovo intervento, che sicuramente porterà ad altre repliche. Benito Vaccaro
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