Omicidio Vassallo, nuova udienza 17 ottobre - Le Cronache Ultimora
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Omicidio Vassallo, nuova udienza 17 ottobre

Omicidio Vassallo, nuova udienza 17 ottobre

ra depistaggi, arresti e scarcerazioni, ci sono voluti 15 anni ed 11 giorni per arrivare ad un primo momento di verifica giudiziaria sull’omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica (SALERNO) ucciso con nove colpi di pistola la sera del 5 settembre 2010 ad Acciaroli. Questa mattina, dinanzi al gup Giovanni Rossi del Tribunale di SALERNO, si è tenuta l’udienza preliminare per cinque delle persone coinvolte. Si tratta del colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, dell’ex brigadiere Lazzaro Cioffi, dell’imprenditore Giuseppe Cipriano, dell’ex collaboratore di giustizia Romolo Ridosso e di Giovanni Cafiero (che deve rispondere solo del traffico di droga). Per la procura di SALERNO, infatti, il movente dell’omicidio del “sindaco pescatore” sarebbe legato proprio ad un traffico di sostanze stupefacenti riconducibile ad ambienti camorristici nel quale sarebbero stati coinvolti anche esponenti dell’Arma. Vassallo lo avrebbe scoperto e avrebbe voluto denunciare tutto. Ma fu ucciso pochi giorni prima da una mano che, ad oggi, resta ancora sconosciuta. “Non cerchiamo vendetta, cerchiamo la verità”, ha detto Dario Vassallo, il fratello di Angelo, presente all’esterno della Cittadella Giudiziaria di SALERNO. “In questo tribunale sono indagati uomini dello Stato e quindi è estremamente grave per lo Stato stesso. Penso che Angelo sarebbe contento: la sua battaglia per la legalità è diventata quella di un Paese intero”. Nel corso dell’udienza preliminare sono state depositate 23 domande di costituzione di parte civile: dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, all’Anci, passando per Asmel, Avviso Pubblico, Libera, Legambiente, la Fondazione Vassallo e numerose altre realtà. Tra le richieste anche quella presentata da Bruno Humberto Damiani, meglio conosciuto come il “Brasiliano”, archiviato due volte dopo essere stato per anni indagato come l’autore dell’omicidio del sindaco di Pollica. “Oggi attraverso le attività della Procura scopriamo che era in atto un depistaggio da parte di chi aveva interesse a buttare la croce addosso a Damiani per coprire altre questioni. Dopo la famiglia Vassallo ed i parenti, Damiani è il vero danneggiato da questa vicenda”, ha detto il suo avvocato Michele Sarno. La costituzione delle parti civili sarà discussa in una prossima udienza, fissata per il 17 ottobre. Anche in quel caso, però, potrebbe trattarsi di un’udienza interlocutoria, in attesa delle decisioni sulle richieste di rinvio a giudizio. (