di Andrea Pellegrino
Oggi il vertice di maggioranza a Palazzo di Città. Una riunione già programmata (il primo giovedì di ogni mese) ma che in questa circostanza assume un valore politico in più. Le ultime vicende che hanno caratterizzato la seduta di Consiglio comunale impongono, infatti, a Napoli e alla maggioranza una riflessione più attenta, per evitare nuovi strappi. Ma la resa dei conti sarà inevitabile. Prima di tutto con i ribelli, ossia Gallo e Naddeo, che hanno votato contro il nuovo regolamento dei dehors che, tra l’altro, potrebbe anche finire al centro di un contenzioso al Tar. E se Gallo viaggia verso Mdp, passando per il “Centro democratico” di Tabacci, Naddeo potrebbe essere sfiduciato nel corso della commissione (sport) da lui presieduta. Un segnale che chiedono alcuni componenti dei gruppi “Progressisti per Salerno” e “Salerno per i giovani”, così come resta in piedi il caso Falcone, che al momento non ha più rappresentanza consiliare. Pietro Stasi, dalla sua, attende le prossime mosse di Enzo Napoli e per ora si astiene da tutto. Poi, scaduto il termine, prenderà la sua decisione. La Falcone, invece, avrebbe incassato la fiducia dell’Udc, svuotato, però, in aula consiliare dopo l’addio di Gallo. I centristi di Cobellis cercheranno di mantenere in piedi l’assessore grazie al patto elettorale con stretto con De Luca in Regione Campania ed anche a Palazzo Sant’Agostino. Ma non servirà a tenere a bada la maggioranza di Enzo Napoli. C’è, ad esempio, Campania Libera che rivendica un assessorato, forte della sua rappresentanza consiliare. Insomma un quadro abbastanza complesso che si pone davanti ad Enzo Napoli già alle prese con problemi amministrativi legati alle due varianti (Frales e Vitologatti) ritirate in Consiglio comunale. E il caso gettoni? Non si esclude che possa ritornare d’attualità nelle prossime ore, soprattutto in vista delle nuove nomine che l’entourage deluchiano si avvia a fare. Bruno Di Nesta a Salerno Pulita, Pasquale Cirino a Salerno Energia (distribuzione) ed infine Nicola Landolfi all’Asi su delega della Regione Campania. Il tutto mentre si valuta la ristrutturazione del Cgs (consorzio collegato all’Asi) attualmente guidato da Gerardo Calabrese. Si pensa alla nomina di un amministratore unico ma non prima di aver modificato lo statuto.