di Andrea Pellegrino
Arriva un nuovo incarico per l’ex assessore comunale all’ambiente Gerardo Calabrese. Dopo la presidenza del Cgs, il non eletto alle amministrative Calabrese è sbarcato anche in una società regionale. Ed è lui stesso ad annunciarlo nel pomeriggio di ieri. Si tratta della società “Campania Ambiente e Servizi spa” che proprio ieri ha rinnovato il suo consiglio d’amministrazione. Calabrese sarà consigliere d’amministrazione mentre la presidenza toccherà al verde Carlo Ceparano. Un nuovo colpo (politico) messo in campo dal deputato Michele Ragosta che anche su Salerno gioca una importante partita. A Palazzo di Città ha eletto due consiglieri comunali ed ha anche una rappresentanza nella giunta Napoli con l’assessorato alle politiche giovanili retto da Mariarita Giordano. Inoltre il gruppo “Davvero Verdi” ha già opzionato la commissione politiche sociali che andrà a Peppe Ventura, mentre Antonio Carbonaro sarà capogruppo. Gerardo Calabrese, ricordiamo, si era riproposto nella lista “Davvero Verdi” ma il magro risultato elettorale lo ha tenuto fuori sia dall’aula consiliare che dalla giunta. Ma per lui sono arrivati due “premi di consolazione”, con la presidenza del Cgs (il consorzio che fa riferimento all’Asi) ed ora con questo incarico che arriva direttamente dalla Regione Campania a guida Vincenzo De Luca. Nomine che non sono passate inosservate ad alcuni consiglieri comunali di Salerno. O meglio ai malpancisti della maggioranza Napoli. E’ il caso di Horace Di Carlo, bloccato per problemi di incoercibilità alla presidenza dell’Asi (andata poi all’avvocato Montera): «Meglio non candidarsi, oppure conviene non essere eletti in Consiglio comunale». Intanto lunedì è attesa la proclamazione del nuovo consiglio comunale dell’amministrazione Enzo Napoli. Con molta probabilità quindi la prima seduta di consiglio comunale si terrà il giorno 26 luglio, con l’insediamento degli eletti e l’elezione del presidente e del vicepresidente del Consiglio comunale. Lo scranno più alto dell’Assise dovrebbe andare quasi certamente a Sandro Ferrara. Suo vice, invece, potrebbe essere il forzista Peppe Zitarosa. A proposito di nomine, invece, tiene banco il caso Guerra. L’ex assessore è in corsa per la presidenza dell’Asis, ma i malpancisti della maggioranza sarebbero propri a far battaglia. Così per Guerra ci sarebbe un piano B: resterebbe in aula consiliare con la delega alla cultura.