di Giovanna Naddeo
Sinergia tra scuola, università e aziende per implementare le competenze dei futuri informatici. Ne sono fermamenti convinti Giuseppina Casazza e Luigi Giovenale, insegnanti di informatica presso l’istituto tecnico tecnologico“Basilio Focaccia” di Salerno. Come si articola il piano di studi dell’indirizzo informatico? «Dopo il primo biennio dedicato alla formazione di base e alle materie di indirizzo, si prosegue con il triennio di specializzazione in informatica dedicato all’approfondimento teorico e pratico. Alcuni docenti provengono dal mondo aziendale: un bel vantaggio per gli studenti, dal momento che l’esperienza in azienda consente di apportare un contributo significativo alle nozioni spiegate in aula. Gli studenti vedono il senso concreto di quello che apprendono». E dopo la maturità? «Possiamo affermare che più della meta dei diplomati si iscrive all’università. Informatica e ingegneria informatica le predilette. Il resto entra nel mondo del lavoro, spesso scegliendo una professione non attinente alle materie studiate. Si tratta di una criticità sulla quale stiamo lavorando. Ci stiamo muovendo su tre filoni: lo sviluppo della robotica, di app e di dispositivo tipo Arduino o schede St electronics, nel rispetto delle indicazioni ministeriali, con l’obiettivo di sviluppare le competenze». Come procedono le iscrizioni femminili? «Registriamo un trend negativo, in linea con quanto già rilevato dalla professoressa Genny Tortora del dipartimento di informatica Unisa. Notoriamente le donne impiegate in questo settore raggiungono ottimi risultati a livello professionale. Occorre superare la “paura” degli studi tecnici. Allo stato attuale le opportunità lavorative sono numerose». Per quanto riguarda, i pcto (ex alternanza scuola lavoro)? «Stiamo in fase di riorganizzazione, con l’obiettivo di intercettare le aziende del territorio che si occupano di informatica. In questo modo i ragazzi potranno svolgere un’esperienza sul campo, mentre le aziende coltiveranno un bacino da cui poter attingere dopo la maturità. A che punto è il dialogo con l’Ateneo? «Ci stiamo lavorando. L’anno scorso abbiamo avuto diversi momenti di incontro. Abbiamo partecipato a diversi incontri promossi dal dipartimento di informatica e prenderemo parte alla RobotCup promosso dal Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione ed Elettrica e Matematica Applicata. Puntiamo a coltivare i rapporti contemporaneamente con l’Ateneo e le aziende del territorio, guardando al futuro dei nostri studenti».