di Carmine LANDI
BATTIPAGLIA. Tanto clamore per nulla.
Alla presenza di diverse pattuglie del locale commissariato di pubblica sicurezza della Polizia di Stato, alle 10 di ieri mattina, all’interno del Caffè Agorà di via Gramsci, s’è tenuta la conferenza stampa di “Noi con Salvini”. E, alla fine, quelli che avrebbero dovuto contestare si son fermati ad ascoltare e a confrontarsi pacificamente con il segretario provinciale, Mariano Falcone.
Si parte da tre certezze: una campagna d’ascolto, “Il programma scrivilo tu”, che prenderà il via a settembre; alle comunali si correrà da soli, con il proprio candidato sindaco; nelle liste non ci saranno vecchi amministratori.
«Non accetteremo i responsabili del sacco di Battipaglia e del Mezzogiorno», ha detto Falcone. Liste chiuse a chi ha già amministrato, ma aperte a chiunque altro, «pure agli uomini di Forza Nuova e di Casapound».
L’uomo ha parlato di un «movimento di rottura, che somiglia ai Cinque Stelle nel metodo, ma non nelle idee».
Le priorità sono l’urbanistica, il ripristino della sicurezza, con le “passeggiate della sicurezza” già proposte a Scafati, i fondi europei, la pulizia della città e la riqualificazione di quel «litorale che potrebbe dar lavoro a tante persone». In tutto ciò, però, «verranno prima gli italiani». Come Matteo Salvini. «Non mi vergogno della Lega – ha spiegato lo scafatese – ma di esser stato rappresentato da gente del calibro di De Mita e Bassolino».
Assente il coordinatore cittadino, Guglielmo Marchetta. C’era, però, Michele Ventriglia, membro della segreteria e probabile aspirante sindaco: «vogliamo ripristinare i vecchi progetti abbandonati e ripartire dalle piccole cose». Probabili vendette politiche sul bar chioschetto del liceo Medi, che era della fidanzata e che fu demolito? «Chi mi conosce, sa ch’è una storia chiusa e che non si farà guerra a nessuno».