di Filippo Attianese
NOCERA INFERIORE. Si prosegue a tentoni, in attesa di trovare una soluzione; resta un enigma il futuro della Nocerina, un enigma di cui è difficile venire a capo. La formazione di una nuova società resta l’obiettivo dell’Associazione Nocerini ma è un obiettivo che l’ente difficilmente potrà centrare da solo; ci sarà bisogno del supporto di imprenditori, locali o esterni, per fare in modo che il nuovo progetto possa avviarsi in maniera dignitosa ed assumere una certa concretezza. Pappacena resta il maggior indiziato tra gli imprenditori che si sono avvicinati alla causa rossonera ma non è l’unico; negli ultimi giorni, infatti, si sono fatte sempre più insistenti le voci su Arnaldo Todisco, presidente del Campania Ponticelli. Il dirigente calcistico partenopeo, infatti, non ha nascosto la sua simpatia per l’ambiente nocerino e sembrerebbe realmente intenzionato a portare il titolo di cui è proprietario in una piazza ambiziosa e importante come quella rossonera: “sono stato a più riprese in contatto con amici di Nocera ed abbiamo chiacchierato dell’argomento,” ha dichiarato il dirigente partenopeo, “l’idea di portare il titolo in una piazza così prestigiosa è davvero interessante; ho voglia di continuare a fare calcio ed una piazza importante come quella di Nocera, a cui ho sempre guardato con grande simpatia e ammirazione, sarebbe il massimo e, sicuramente, non presenterebbe le problematiche logistiche che ho incontrato a Napoli.” Il riferimento è alla querelle dello Stadio con l’amministrazione comunale partenopea: “è una situazione insostenibile, è un anno e mezzo che siamo costretti a giocare lontani dal nostro impianto perché non a norma; per avviare un progetto serio le strutture sono un fattore essenziale e qui a Ponticelli non ce ne sono.” Ma pur con tanti punti di contatto con l’associazione c’è un punto che sembra dividere le due visioni ed è quello relativo all’azionariato popolare: “per entrare a far parte di una nuova società ritengo fondamentale acquisire la maggioranza delle quote.” precisa Todisco, “in una società deve sempre esserci chi deve assumersi gli oneri e chi guadagna gli onori; poi ben vengano aiuti dagli altri piccoli imprenditori disposti a rilevare parte delle quote e, perché no, anche i tifosi con forme di azionariato popolare.” Una visione non proprio simile a quella dell’Associazione Nocerini. Insomma, anche da questo punto di vista una soluzione è ancora lontana almeno per ora; ma una cosa è certa: per chi ama i colori rossoneri si prospetta in ogni caso un’Estate rovente.