Nocera Sup. Premio per i fratelli Fresa - Le Cronache Provincia
Provincia Nocera Superiore

Nocera Sup. Premio per i fratelli Fresa

Nocera Sup. Premio per i fratelli Fresa

Alfonso e Matteo Fresa, padri della scoperta del gigante nascosto, cioè dell’anfiteatro dell’antica Nuceria Alfaterna in località “Grotte”, saranno ricordati con un premio a loro dedicato dalla città di Nocera Superiore. L’Amministrazione comunale, retta dal sindaco Gennaro D’Acunzi, ha indetto il premio culturale “Alfonso e Matteo Fresa” che sarà presentato ufficialmente il 4 aprile alle 10,00 presso la Biblioteca “Aldo Moro”. La memoria dei Fresa, nocerini, è già presente nelle due Nocera con una strada intitolata a Nocera Inferiore ed un istituto scolastico a Nocera Superiore. Il premio, voluto ed organizzato dal Comune, è il giusto riconoscimento ad Alfonso (astronomo) e Matteo (frate Antonio e poi parroco don Matteo), il primo nato a Nocera Superiore, il secondo nato a Salerno. È quindi uno straordinario encomio per aver portato alla luce un patrimonio storico e culturale che investe non solo Nocera, ma tutto l’Agro nocerino, un tempo territorio della città romana di Nuceria Alfaterna, il cui porto era la città di Pompei. L’anfiteatro di “Grotte” (sulla linea del convento di Santa Maria degli Angeli al confine tra Nocera Superiore e Nocera Inferiore) ha ricevuto attenzione inizialmente da Matteo Fresa che, frate e studente di Teologia al convento nocerino, fu incuriosito dalla rotondità del muro di cinta del giardino del convento, una forma insolita e che poteva nascondere probabilmente qualcosa di maestoso. In effetti, la curva rotondeggiante di Portaromana a Nocera Superiore (visibile ancora oggi), nonché la disposizione della case a Grotti (tra le due Nocera), è una evidente traccia di quanto pensava Matteo Fresa. La scoperta nella cantina del convento di un ambulacro con stucchi variopinti, diede il via, poi insieme al fratello Alfonso, ad una serie di ricerche che durarono anni. Quindi, già nel 1926 con Matteo Fresa inizia, grazie ad una intuizione, la scoperta del gigante sepolto: l’anfiteatro di Nuceria. La notizia della scoperta dell’anfiteatro fu pubblicata il 7 giugno del 1958 sulle colonne del Corriere della Sera, con un articolo dal titolo “Un prete e suo fratello astronomo scoprono l’anfiteatro di Nocera”. L’autore, il professore Amedeo Maiuri, noto archeologo e ricercatore, allora soprintendente delle antichità di Napoli. Grazie ad una relazione dei fratelli Fresa, che piacque al famoso archeologo, Nuceria giunse alla ribalta nazionale con il suo maestoso anfiteatro. In pratica, si può affermare, con certezza, che i fratelli Fresa sono i primi scopritori dell’antica Nuceria ed è grazie a loro che, nel tempo, sono nate diverse associazioni storiche e culturali di carattere archeologico sul territorio. Non vanno dimenticati, però, gli Antonio Pecoraro, i Raffaele Pucci, i Rita Cuofano e altri, che hanno pubblicizzato in ogni forma la millenaria storia di Nocera. La prima edizione del premio “Alfonso e Matteo Fresa” riguarderà il tema “Tra cielo e terra”, realizzata in collaborazione con: l’Istituto Comprensivo Fresa Pascoli – Nocera Superiore; la Direzione Didattica Primo Circolo – Nocera Superiore; l’Istituto di Istruzione Superiore Galizia – Nocera Inferiore; la Pro Loco Urbs Nuceria A.P.S; l’Identità Nuceria A.P.S; il Gruppo Archeologico Nuceria A.P.S. “L’iniziativa – ha dichiarato il sindaco D’Acunzi – nasce per ispirare e coinvolgere studenti e giovani del territorio, promuovendo azioni concrete che favoriscano la crescita del bene comune e la valorizzazione della nostra identità culturale”. Promontori del premio, gli assessori Antonietta Battipaglia e Angelo Padovano, e la consigliera Marcella De Angelis.

Giuseppe Colamonaco