Nocera Inferiore. Arriva il rinvio a giudizio a carico di 20 tra medici, ostetriche ed infermieri dell’Umberto I, accusati in concorso di morte colposa per una neonata dopo un parto cesareo. Ma il processo potrebbe fermarsi sul.binario della prescrizione in virtù di un lungo dibattimento con numerosi testimoni chiamati a deporre e il numero elevato degli imputati. I fatti a marzo del 2018 presso l’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. A processo ci sono tutti i professionisti che avrebbero avuto in cura la madre della bambina. Stando ai risultati dell’autopsia gli imputati avrebbero omesso di diagnosticare una grave “ipossia fetale intrauterina”, senza prolungare il monitoraggio cardiotocografico. La piccola sarebbe morta a causa di un tardivo parto cesareo, che andava invece eseguito con una certa urgenza. Tutto sarebbe accaduto tra il 21 e il 22 marzo di sette anni e nei giorni successivi madre e padre denunciarono alle forze dell’ordine e quindi in procura per verificare cosa fosse accaduto alla neonata, sia nelle fasi precedenti che quelle successive al parto. Nel mirino della magistratura inquirente ci sarebbe l’intera gestione di tutto il personale che ebbe a che fare con la sua nascita, oltre che con la madre della piccola. E proprio perchè l’evento si sarebbe consumato in appena 24/36 ore la Procura ha ritenuto che i 20 professionisti che hanno avuto in cura la donna e quindi anche la bambina avrebbero avuto colpe specifiche su quel decesso. Secondo l’ipotesi accusatoria ognuno degli indagati avrebbe “cooperato” in quella condotta colposa, che avrebbe determinato poi il decesso della piccola. Nello specifico, “tutti gli imputati avrebbero agito con negligenza, imprudenza ed imperizia non rispettando le linee guida nazionali e internazionali nella fase clinico-assistenziale. Ora si va a giudizio ma incombe la prescrizione.





