Nocera Inferiore. L'amministrazione Torquato "braccata" dalal corte dei conti - Le Cronache
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Nocera Inferiore. L’amministrazione Torquato “braccata” dalal corte dei conti

Nocera Inferiore. L’amministrazione Torquato “braccata” dalal corte dei conti

NOCERA INFERIORE. Riequilibrio finanziario: la corte dei conti ordina al Comune di Nocera Inferiore e al collegio dei revisori dei conti di presentare altri documenti. Entro il 31 dicembre prossimo, dovranno essere depositati alla magistratura contabile documenti relativi ai residui attivi di dubbia esigibilità, capacità di riscossione, Fsc e finanziamento del ripiano del disavanzo (grande peso l’hanno le contravvenzioni al codice stradali non pagate e difficile esigibilità); ai debiti fuori bilancio e passività potenziali (qui, grande peso ha la vicenda degli espropri per l’area Pip di Fosso Imperatore)  all’anticipazione atipica di tesoreria, alle maggiori entrate e all’economia di spesa.

Il Comune, con un enorme deficit, era riuscito ad accedere al piano di riequilibrio ma, già nelle settimane scorse era giunta la richiesta di chiarimenti da parte della Corte dei conti, ora ne arriva un ulteriore.

La magistratura contabile chiede che venga chiarita, a fronte di un monte residui correnti e anziani di finanza propria risalenti e con scarsa riscossione, elementi utili per comprendere l’iter del processo di graduale pulizia del conto di bilancio avviato dal Comune. «Dai dati disponibili -scrivono i giudici-, sembrerebbe che l’Ente abbia totalmente utilizzato l’economia sul FSC 2014 per abbattere il disavanzo, diminuendo, in modo più che dovuto, la quota di disavanzo da applicare nell’anno successivo e riformulando, per l’effetto, la “road map” per il risanamento in un arco temporale minore (6 anni) rispetto ai 10 anni originariamente previsti (ad un ritmo di ripiano di € 1.098.705.00 all’anno)…. Voglia l’Ente fornire un prospetto, con annessa relazione di commento, dei residui attivi e passivi di parte corrente cancellati al 31.12.2013 e 2014, distinguendoli per natura e anzianità; precisare le ragioni dell’assenza di vincoli di alcun genere sul risultato di amministrazione 2013 e 2014, in particolare in relazione al residuo vincolo per FSC nel 2014 e all’eventuale sussistenza di altre economie o situazioni contabili generative di vincoli sul risultato di amministrazione ai sensi del vecchio principio contabile 2009 n. 3 §59».

Dall’analisi dei residui attivi emerge che, nel rendiconto 2014, i crediti per violazione del codice della strada costituiscono una parte importante del risultato di amministrazione (circa cinque milioni di euro) e nel recente triennio la cancellazione di residui per questa tipologia di crediti è prima cresciuta da circa 517mila euro nel 2012 a 602mila nel 2013 ed è poi diminuita nel 2014 a circa 199mila euro. Visto che la riscossione è caratterizzata da tassi e tempi di smaltimento particolarmente critici, la Corte dei conti ha richiesto il relativo prospetto residui per le contravvenzioni al codice della strada aggiornato al 31 dicembre scorso…, la delibera di riaccertamento straordinario dei residui con il prospetto di “quantificazione” del risultato di amministrazione per il bilancio previsionale 2015.

Per i debiti fuori bilancio e le passività potenziali, visto che il Comune prevede annualmente un apposito stanziamento di bilancio, i giudici chiedono a quanto ammonti questo stanziamento nel quadriennio 2012-2015 e di esplicitare destinazione/gestione contabile dell’economia realizzata a rendiconto. Visto che l’amministrazione comunale ha rilevanti pendenze giudiziarie relative all’esproprio dei suoli attraverso la Agro Invest S.p.a. e che in questi contenziosi il Comune, in caso di soccombenza, dovrà pagare i proprietari, salvo rivalersi per i maggiori oneri eventualmente pretesi ed ottenuti da questi verso Agro Invest, che a sua volta potrà pretendere i maggiori oneri dagli assegnatari dei suoli, la magistratura contabile chiede di chiarire all’Ente nocerino la quota di partecipazione in Agro Invest spa, di fornire statuto e bilanci dell’ultimo triennio e la convenzione stipulata in data 20 marzo 2000 in cui sono stati regolati i rapporti tra il Comune e la società per procedere all’esproprio e alla realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria in relazione al  PIP in località Fosso Imperatore; di fornire una convenzione tipo tra l’Agro Invest s.p.a e gli assegnatari di suolo e di quantificare e chiarire le modalità di contabilizzazione dello stanziamento in uscita e in entrata a cui attingere in caso di soccombenza.

Altro capitolo da chiarire è quello dell’anticipazione atipica di tesoreria. L’Ente nell’annualità 2012 ha ricevuto anticipazione di liquidità da Equitalia Sud S.p.A. per 1,5 milioni di euro, la cui restituzione sarebbe stata effettuata con rimesse sui crediti per le somme riscosse sui ruoli “anticipati”. Il Comune ha affermato che l’importo era stato già parzialmente restituito al 30 agosto dello stesso anno e che a tale data il debito residuale ammontava ad  1,4 milioni di euro. Il Comune ha denunciato la difficoltà di reperire informazioni sullo stato di incasso dei ruoli anticipati per mancanza di collaborazione di Equitalia. Il debito residuo si sarebbe ridotto per quasi l’80%, ammontando oggi a 308 mila euro, ma tale informazione è dal Comune considerata provvisoria. Il Comune dovrà chiarire «con quali modalità contabili ha garantito, nel 2012 e negli anni successivi, la neutralità dell’anticipazione, in modo da impedire che la stessa debitoria nei confronti di Equitalia si traducesse nella disponibilità di “risorse aggiuntive” per nuova spesa e/o per il finanziamento del disavanzo».

Sul capitolo maggiori entrate, la Corte osserva che l’aumento delle entrate previste non è riconducibile alla crescita delle aliquote, quasi al massimo, ma in buona sostanza, alla “lotta all’evasione”. Ciò determina l’emissione di ruoli per gli anni precedenti, ma anche un aumento, a regime, delle previsioni (che potranno fare affidamento, per l’effetto, su una base imponibile “rideterminata”, più ampia). Il Comune, a questo punto, dovrà chiarire sulla base di quali criteri è prevista la distribuzione temporale degli accertamenti per evasione, fornire maggiori ragguagli sula riscossione dell’evasione.