NOCERA INFERIORE. Il sindaco Manlio Torquato si ricandida praticamente nel deserto. Si, un deserto, perchè a Nocera, ormai non c’è opposizione, Con l’accordo con il Pd, che ha causato una spaccatura interna e con un centrodestra allo svando, eccezion fatta per la presenza di Fratelli d’Italia, Torquato si ritrova la strada spianata per la riconferma al secondo mandato.
Al di là delle valutazioni sulla sua amministrazione delal città, ormai da mesi, in città, si sente una voce sola, quella dell’attuale sindaco. Assenti le altre. Un risultato ottenuto più che per la bravura del sindaco per la fragilità delle opposizioni incapaci di mettere su una linea alternativa a quella dell’amministrazione comunale, nonostante i temi di controproposta fossero numerosi. Per un momento solo il fuoriuscito dalla maggioranza, Giuseppe Grassi, ha animato la vita politica nocerina con le sue battaglie, accompagnate dall’ex assessore dir iferimento Tonia Lanzetta, contro l’amministrazione del sindaco cresciuto in un ambiente culturale di destra fino ad essere consigliere comunale di Alleanza Nazionale e finito per abbracciarsi al Partito democratico. Anche Grassi appare non più attivo come prima.
Insomma, archiviata l’opposizione, spesso goffa, del Pd, quella numerocamente inconsistente dei cinque stelle (anche se propositiva) e quella sbiadita del centrodestra, per Torquato si apre uno spazio d’oro per la rielezione che giode anche di un ambiente favorevole, come mai prima, nelal stampa.
Se il centrodestra vuole partecipare alle prossime elezioni senza rimediare una figuraccia ha poco tempo per creare un’alternativa. (a.v.)