Nocera Inferiore. “Erronea ed incoerente oltre che contradditoria la ricostruzione dei fatti: il pubblico ministero deve essere processato e condannato”: E’ quanto scrive la Procura Generale del tribunale di Napoli nell’appello contro il reggente della procura di Nocera Inferiore Roberto Lenza accusato di concussione nei confronti di due avvocati e assolto in primo grado per insufficienza di prove. Il gup partenopeo che aveva processato Lenza (difeso da Vincenzo Calabrese) a fine aprile e aveva emesso sentenza su richiesta del titolare del fascicolo di inchiesta che aveva avanzato istanza di proscioglimento dalle accuse. Lenza era finito a giudizio per una parcella che non sarebbe stata pagata all’avvocato Alessandro Diddi, suo difensore assieme all’avvocato Giovanni Annunziata. Il reggente attuale della procura nocerina era indagato di rivelazione di segreto di ufficio, ma l’inchiesta terminò con la formula “il fatto non sussiste”. Diddi che è anche promotore di giustizia presso il Vaticano, avrebbe inviato la parcella al pm nocerino che non avrebbe però corrisposto il pagamento. Ci sarebbe stata anche una seconda nota spedita sempre da Diddi per chiedere il pagamento. Secondo l’impianto accusatorio, Lenza avrebbe usato toni minacciosi nei confronti dell’avvocato Annunziata, al fine di convincere Diddi a desistere dalla richiesta, incorrendo così nel reato di concussione. La minaccia sarebbe consistita nella frase che il sostituto procuratore nocerino avrebbe proferito nei confronti dell’avvocato Annunziata, alla presenza di alcuni testimoni: Cioè “come si sarebbe permesso di mandargli la parcella” ricordando che “lui era sempre il pm a Nocera e che entrambi gli avvocati dovevano ricordarselo”. L’indagine a carico del magistrato inquirente datata 2017 e dopo la chiusura del fascicolo l’avvocato Diddi colui che ha fatto riaprire il caso sulla scomparsa della giovane Elisa Claps, gli inviò infatti una parcella di 5mila euro per compensi professionali. Ma malgrado i risultati giudiziari il sostituto procuratore di Nocera Inferiore- secondo la denuncia degli avvocati- avrebbe rifiutato di riconoscere i soldi della parcella. In seguito quando l’avvocato gli aveva inoltrato una mail rivendicando il proprio diritto ad essere pagato per il lavoro svolto Lenza non avrebbe provveduto al pagamento e da qui avrebbe replicato- ricordando ai due legali- di essere un pubblico ministero. Ora la Procura generale ha presentato appello chiedendo la condanna per il sostituto procuratore.





