È questa la scommessa del sindaco Paolo De Maio, quella di rilanciare la Tofano o meglio la Caserma Borbonica voluta da re Carlo di Borbone, perché diventi il punto nevralgico del Parco urbano. Ieri la conferma e la presentazione al pubblico, grazie alla stampa, dei lavori già realizzati all’interno della struttura e i prossimi interventi, per circa 5 milioni, finanziati dal precedente governo nel 2022. “Un ringraziamento alla dottoressa Raffaella Bonaudo – ha affermato il primo cittadino – per aver accolto la nostra richiesta di presentare il progetto della Caserma nella Caserma e per l’impegno determinato a rilanciare definitivamente il bene come punto centrale nel disegno amministrativo del Parco Urbano”. Si tratta di un lavoro importantissimo, sia culturale e sia storico, che parte da lontano. È con la precedente amministrazione Torquato che Nocera Inferiore spinge tanto sulla Caserma Tofano, basta dare un’occhiata alle cronache del tempo, e che con l’arrivo del ministro Dario Franceschini agli scavi di Pompei, nel 2015, inizia a prendere forma l’idea di un polo o centro museale presso la cosiddetta Caserma rossa. Infatti sul sito Art Bonus del sito del governo di legge: “Dal 2015 la Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Campania ha individuato nel complesso il luogo ideale per la creazione di un centro di raccolta di reperti archeologici della Campania e di tutta la documentazione ad essi inerenti”. Va anche detto che nell’ultima campagna elettorale per le Amministrative, l’attuale sindaco De Maio, ha sottolineato più volte di voler fortemente rilanciare la struttura di via Solimena nata sulle ceneri del Palazzo Ducale. Il primo agosto del 2022 il decreto firmato dal ministro Dario Franceschini relativo all’approvazione del “Piano strategico grandi progetti beni culturali programmazione risorse annualità 2023”, in questo (si legge testualmente) c’è la Fortezza Borbonica ex Caserma Tofano: 4.900.000,00 di euro. Il primo cittadino, in questi giorni, ha anche annunciato il futuro abbattimento del muro su via Domenico Rea che, per il momento, sarà arricchito di murales, per questioni di sicurezza. La ex Caserma Bruno Tofano nasce in un settore di Nocera Inferiore a ridosso dell’antico rione Borgo, nel punto in cui intorno al 1530 Ferdinando I Carafa, ritenendo necessario occupare un posto di controllo interno alla città, aveva deciso di edificare il Palazzo Ducale di Nocera dei Pagani, già tra i possedimenti dei Carafa da Tiberio nel 1521. In possesso dei Carafa fino al 1656, il palazzo, che aveva ospitato alcuni soggiorni di Bernardino Telesio, fu acquistato prima dai Marchesi di Castelrodrigo, poi dai Pio di Savoia e, in ultimo , nel 1734 da Carlo III di Borbone, che decise di modificarne l’aspetto e la funzione. Carlo III scelse la posizione come luogo ideale e strategico per la collocazione della caserma dei cavalleggeri, tra principato Ulteriore e principato Citeriore. Il progetto fu affidato all’ingegnere militare Felice Romano, allievo del Vanvitelli e la realizzazione a Felice Polito, già noto a corte per aver realizzato strutture simili. L’originaria denominazione del complesso era “caserma Marselli”. L’edificio è costituito da un’ampia costruzione di forma quadrata su tre livelli disposti intorno ad un cortile o “piazza d’armi”. La definizione di “Gran Quartiere” deriva all’edifico dalla sua stessa conformazione, come parte integrante del tessuto urbano, delimitata su un lato dal corso del fiume (Alveo comune nocerino). Giuseppe Colamonaco
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